Merano Wine Festival: emozioni e trionfo dell’eccellenza

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Quando nel lontano 1992 si diffonde la notizia che a Merano un gruppetto di amici (Helmuth Köcher e Johann Innerhofer insieme a Othmar Kiem) hanno ideato e organizzato all’Hotel Palace una manifestazione dedicata al vino – spinti anche desiderio di condividere con altri appassionati la loro ricerca delle eccellenze – probabilmente nessuno avrebbe immaginato che dopo appena un decennio il Merano Wine Festival sarebbe divenuto per il vino il salone italiano più importante dopo il Vinitaly e uno tra i leader in Europa per l’alta qualità dei prodotti presentati.

Se nel nostro Paese esistessero meno sufficienza e maggiore attenzione verso le novità, ci si sarebbe accorti da subito che l’evento ideato da Helmuth Köcher aveva una ‘marcia in più’ rispetto alle tante iniziative che – cavalcando la moda di un rinnovato interesse per il vino – fiorivano qua e là per l’Italia: già la seconda edizione si svolgeva, infatti, nel Kurhaus, prestigioso edificio storico in stile liberty che sorge nel centro di questa splendida città (in cui ancora sembra respirarsi un’atmosfera asburgica) e che è utilizzato solo per iniziative di prestigio. La scelta che rende unico il Merano Wine Festival avviene nel 1996 quando gli organizzatori decidono di presentare sui banchi assaggio solo i vini che superano la rigorosa selezione – compiuta annualmente da qualificate commissioni – tra i prodotti delle aziende desiderose di esporre. La continua crescita in Italia e all’estero dell’importanza del MWF è dovuta alla dinamica intelligenza di Helmuth Köcher sempre alla ricerca di nuovi traguardi e iniziative: l’edizione 2019 (8-12 novembre) per esempio è preceduta da una serie di Anteprime (Roma, Merano, Milano e Lagundo) con cui da settembre gli appassionati sono informati su novità e caratteristiche del Salone.

Non si tratta della classica e consueta conferenza stampa, ma di un’elaborazione dei WineHunter Events, cioè degli appuntamenti creati in Italia e nel mondo per far conoscere a media e appassionati le eccellenze dei produttori vitivinicoli e gastronomici italiani premiati con i prestigiosi The WineHunter Award. Anteprime che a volte s’innestano in manifestazioni tradizionali come la Festa dell’Uva a Merano, in eventi come il Gran Premio Merano Alto Adige (la corsa a ostacoli più prestigiosa d’Europa) che da ottant’anni fa rivivere il clima di fiabesca mondanità delle competizioni ippiche dell’epoca asburgica o in iniziative recenti ma già di grande personalità e successo come Milano Wine Week.

All’invadente presenza di Leonardo in tutti gli eventi di questo 2019 non poteva sfuggire il Merano Wine Festival: al genio di Vinci il Patron dedica – quasi saldando il passato al futuro nel comune principio ispiratore “Excellence is an attitude” – uno spazio speciale nella Kursaal, l’area più prestigiosa del Kurhaus, spazio in cui lo spirito di Leonardo (che sembra sia stato un precursore anche in enologia) potrà conoscere e assimilare le novità e le eccellenze vinicole del terzo millennio. Nelle sale del Kurhaus sono, infatti, ospitate nella giornata d’apertura Naturae et Purae – bio&dynamica dedicata ai vini naturali, biologici, biodinamici, orange e PIWI (oltre 200 etichette di 100 produttori), dal 9 all’11 le degustazioni cult di Wine – The Official Selection con tutte le migliori etichette presenti e premiate con i WineHunter Awards e martedì 12 l’evento conclusivo, Catwalk Champagne, sfilata dedicata alle migliori case di champagne abbinate a specialità gourmet. E chissà se lo spirito di Leonardo – che sembra amasse il buon vino e la buona cucina – tentato da tante eccellenze non decida di reincarnarsi per la gioia di Helmuth. Appassionati e gourmet hanno sabato 9 (per professionisti il giorno precedente) un appuntamento irrinunciabile nella GourmetArena (l’area adiacente al Kurhaus che ospita le sezioni Culinaria, Beerpassion, Aquavitae, Territorium e Consortium) con Food Spirits Beer the Official Selection in cui si possono degustare eccellenze culinarie, e il top di birrifici artigianali, distillerie oltre a prodotti dei consorzi di tutela e di gruppi rappresentativi di territori particolari provenienti da tutto il mondo. 

Le molteplici iniziative di Merano Wine Festival si estendono ormai oltre l’ottocentesco Kurhaus e coinvolgono strutture all’avanguardia come lo splendido Hotel Terme Merano in cui si svolgono il 9 e 10 novembre le Charity Wine Masterclasses (degustazioni verticali di approfondimento enologico) o lo spazio Spirits&Mixing Arena (situato lungo l’affascinante Promenade che costeggia il fiume Passirio) in cui appassionati e curiosi possono scoprire le ultime novità di distillati e liquori e degustare ciò che fa tendenza.

Infine in Piazza della Rena ritorna il 9 e 10 novembre un grande successo dell’edizione 2018: The Circle – People, Lands, Experiences, un’area di socializzazione e confronto, un palcoscenico di incontri, dibattiti, degustazioni e performance musicali che raccontano la ricchezza enogastronomica, culturale, storica e ambientale di alcune tra le aree più belle del nostro Paese e in cui le tradizioni si rinnovano in un clima di partecipazione e simpatia. Due momenti di studio interessanti e proiettati verso il futuro completano il panorama di questa edizione: il Convegno sull’innovazione e una Tavola rotonda sul modello Giappone durante la quale imprenditrici, export manager, giornaliste, wine blogger, enologhe e professioniste del vino analizzeranno l’esempio asiatico di questo settore in Italia sempre più ‘rosa’. Ultima novità sicuramente proiettata a un grande futuro è il Fuorisalone con speciali spazi e serate in cui appassionati e curiosi possono provare percorsi a tema mixology.

Merano Wine Festival: cinque giornate (8 – 12 novembre) di emozioni, contenuti e nuove idee, giornate in cui oltre 950 aziende vinicole, più di 120 artigiani del gusto fanno di Merano il centro del mondo.