Un 64° Nautico di Genova pieno di stimoli, il Salone dell’Italia che non si ferma

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Il 64° Salone Nautico di Genova si è tenuto nell’area del Waterfront di Levante dal 19 al 24 settembre 2024. E’ stato importante sia per i numeri che per la qualità di espositori e visitatori ma anche per rappresentare il primo salone internazionale d’Italia 

Il 64° salone nautico internazionale è espressione di un patrimonio unico, capace di coniugare storia, conoscenza, competenza, saper fare, design, tecnologia, innovazione, ricerca, sviluppo e business.

Una realtà capace di coniugare la solidità del passato con la visione del futuro, affermandosi come modello di evento all’avanguardia, efficace e concreto. Dopo il saluto introduttivo del Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, che ha annunciato la conclusione dell’iter del testo di Regolamento di attuazione del Codice della nautica e l’adozione dell’ultimo decreto che rende operativo il nuovo titolo professionale semplificato per il noleggio da diporto, ha preso la parola il Presidente de I Saloni Nautici, Andrea Razeto che ha tracciato il quadro di un Salone che si prospetta intenso sotto ogni profilo.

La 64° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova si annuncia come il momento delle conferme e del consolidamento. Il quadro macroeconomico internazionale, che offre una doppia lettura fra tensioni politico-militari e annunciati tagli dei tassi di interesse, sembra al momento non intaccare il trend positivo che caratterizza il settore ormai da alcuni anni – ha dichiarato Razeto. Anche i numeri della crescita rimangono a due cifre, lasciando intendere che l’ondata di nuovi ingressi nel mondo della nautica da diporto non sia stata – nella sua massima parte – transitoria, fugace. La platea di quanti, a diverso titolo, si sono avvicinati a questo mondo si è indiscutibilmente allargata, l’età media dei fruitori di imbarcazioni è scesa, la capacità di spesa di una parte di questi nuovi clienti si rivela consistente”.

Il primato della nautica “made in Italy” nel mondo è consolidato da oltre venti anni – ha aggiunto Razeto. Nel 2023, la leadership globale nella produzione italiana di superyacht ha registrato +21% rispetto all’anno precedente detenendo il 51% degli ordini globali: una imbarcazione su due nei mari del mondo è Made in Italy. In questo quadro, il Salone Nautico è lo strumento che da sempre ha sostenuto e amplificato la spinta all’internazionalizzazione del settore, facendo conoscere all’estero i nostri valori. In totale, 220mila metri quadrati di esposizione tra terra e acqua, con l’85% di aree all’aperto: 5.000 mq in più del 2023. In crescita anche il numero degli espositori esteri che soltanto nel segmento della produzione aumentano di 23 unità, ai quali si aggiungono ad oggi oltre 100 novità con 30 première. Anche la vendita dei biglietti online vede un incremento del 16% a pari data rispetto al 2023.

Il 64° Salone Nautico è stato, infatti, un successo oltre le più rosee previsioni: se oltre 70mila visitatori paiono pochi, è stato straordinario il loro livello qualitativo: gli espositori, infatti, ritengono sia il migliore degli ultimi 15 anni per il business. Il Salone dei prossimi anni entrerà quindi molto più profondamente nel quotidiano della città e l’accordo decennale stipulato nei mesi scorsi da Confindustria Nautica, Regione Liguria e Comune di Genova dà finalmente certezze per il futuro consentendo agli organizzatori un piano di investimenti per essere leader non solo mediterranei o europei.

Il layout del Salone già quest’anno – profondamente diverso da quello vissuto per decenni – corrisponde a una filosofia fieristica rivolta oltre che alla concretezza del business ad affascinare il pubblico con la bellezza delle imbarcazioni nel loro elemento naturale più che a emozionarlo con maestosi yacht all’interno di un padiglione anche quando si camminava sotto la chiglia di un 25 metri si provava un senso di stupore ineguagliabile e unico. Oggi, e ancor più in futuro, il fascino dei saloni nautici è dato, per i non specialisti, soprattutto da visioni d’insieme. Il Salone di Genova è al riguardo già ora ineguagliabile con i suoi 200.000 mq quasi interamente all’aperto arricchiti da strutture galleggianti create per gli stand e per gli ampi percorsi predisposti per gestire i flussi in armonia con il protocollo di sicurezza. Protocollo voluto da Confindustria Nautica più rigoroso di quanto richiesto dal Governo e dall’OMS e che può essere assunto come modello gestionale di una manifestazione fieristica (anche in settori diversi dalla nautica) per i prossimi anni. Notevole è stata l’attività degli organizzatori nel selezionare  i visitatori in modo da assicurare un alto livello qualitativo dei contatti: anche sotto quest’aspetto il 60° Salone si è rivelato un modello di efficacia ed efficienza la cui punta di diamante sono stati i buyer provenienti da 20 Paesi esteri, numero eccezionale in questa contingenza mondiale.

Il successo di un salone non dipende però solo dalle capacità e dalla volontà di chi lo organizza, ma anche da come gli espositori lo interpretano e quelli presenti a Genova lo hanno fatto nel modo migliore presentando ben 18 importanti prime assolute e aderendo al filo conduttore dell’innovazione proposto dagli organizzatori.

Il nuovo settore dedicato ai Superboat con gli ultimi modelli dei principali brand ha affiancato le tradizionali sezioni di imbarcazioni pneumatiche, componentistica, accessori e servizi. Tra le molte tematiche trattate, in primo piano quelle relative a misure normative che permettano alle nostre aziende di competere alla pari con la concorrenza internazionale e non vedere vanificato il vantaggio delle nostre creatività e tecnologia da norme che non rispondono alle logiche dei mercati internazionali e la ‘nautica sociale’ come strumento per facilitare a nuove fasce d’utenza la possibilità di fruire del mare in modo sano e sicuro.

Un Salone che ha rappresentato un forte segnale di responsabilità sociale, determinazione e saper fare, virtù tipiche del nostro Paese, un Salone ben coordinato – tra convegni, seminari, workshop e presentazioni – che lo hanno arricchito.