L’occhio delle donne. Le Protagoniste della Fotografia dal primo dopoguerra ad oggi

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Dall’8 ottobre al 26 novembre 2021 a Milano la sede del museo fondazione Luciana Matalon ospita la mostra “Le donne e la fotografia”

Negli ampi spazi della fondazione, essi stessi concepiti come opera d’arte, i capolavori solitamente in mostra della sua fondatrice Luciana Matalon lasciano il posto a 90 fotografie originali, che raccontano l’evoluzione  della tecnica fotografica nell’arco di circa altrettanti anni, dal 1925 al 2018, e quella propria delle artiste in quanto donne.

Manassè Studio, Mein Zukerl, 1926

L’occhio femminile esprime con la fotografia il peculiare desiderio di amore e libertà delle artiste, ma anche il loro innato sentimento di protezione verso il creato e assegnamento sul futuro. E’ questo l’assunto e il filo conduttore dei curatori della mostra, Maria Francesca Frosi e Dionisio Gavagnin, che attraverso le opere esposte evidenziano la voglia di emancipazione sottesa ad ognuna di esse, in ogni epoca, ma anche la capacità di guardare ai ruoli stereotipati, che il comune pregiudizio talora affibbia alle donne, con levità e ironia e la sensibilità particolare con cui indagano su sé stesse o si lasciano coinvolgere da ogni aspetto dell’attività umana. Così dietro ognuna di queste immagini c’è la storia personale delle artiste e quella del momento storico che esse vivono. 

Vanessa Beecroft, VB52. 98. NT Castello di Rivoli, Torino, 2003

 

Le 90 foto originali esposte provengono dalla collezione di Dionisio Gavagnin, curatore della mostra insieme con Maria Francesca Frosi e sono frutto di una attenta selezione. Il collezionista, dottore commercialista e revisore dei conti, ha avuto l’opportunità di viaggiare grazie agli incarichi ricoperti all’inizio della carriera nell’ambito del servizio ispettorato della OLIVETTI, presso le filiali italiane ed estere. La formazione in un’azienda che ha sempre promosso la simbiosi tra competenza professionale nel lavoro e creatività gli ha permesso di sviluppare il suo interesse alla fotografia e raccogliere in tutto il mondo migliaia di opere sin dagli anni ’70 – ’80. 

Le quattro sezioni della mostra offrono al visitatore un percorso sincronico e illustrano la ricerca delle donne  artiste sul tema della propria identità,  la loro empatia – la capacità di immedesimarsi con sensibilità e amore con il soggetto, l’interesse critico per l’evoluzione della moda e costume, la partecipazione emotiva con cui vivono l’attualità  il loro contesto storico e sociale.

Marina Abramovic, s.t. (from the series Gold found by the artists), dittico (Polaroid) a colori, 1981

Nelle varie sezioni troviamo gli scatti di studi fotografici e delle artiste più note , tra le quali  Tina Modotti, Leni Riefensthal, Dorothea Lange, Gerda Taro, Inge Morath, Lisetta Carmi, Carla Cerati, Letizia Battaglia, Marina Abramovic. Con alcune delle artiste è previsto un incontro – intervista, nell’ambito di un calendario di eventi collaterali a cura di Dionisio Gavagnin. Accompagna la mostra il bel catalogo edito da Mandragor.art con testi dei curatori.

di Annamaria Taddei

Info: fondazionematalon.org | fineart@fondazionematalon.org | 02.878781 

Sandy Skoglund, Fresh Hybrid, 2008

Foto di copertina: Leni Riefensthal, Deutsche Turnerinnen, da Olimpya, 1936.

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