Tor des Geants: il trail Running dei giganti sulle montagne aostane a Champoluc

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Ci sono storie della montagna che vale la pena di raccontare, soprattutto se riesci a viverle in prima persona. Storie umane, sportive, di costume. La montagna ha sempre forgiato i caratteri, è stata la palestra dove le persone si cimentano contro una natura selvaggia ma così attraente da non poterne fare a meno. Un esempio di questo desiderio di confronto è la Tor des Géants, una gara podistica che mette a dura prova le qualità anche dei migliori atleti, un trail di 300 km detto “TORX”, che rappresenta una “eXtraordinary eXtreme eXperience” .

 

SCARPA (acrostico di  Società Calzaturieri Asolani Riuniti Pedemontana Anonima) un’azienda specializzata nella produzione di calzature outdoor per alpinismo, arrampicata, trail running, trekking, hiking, urban outdoor, sci alpinismo, telemark, attiva dal 1938 ad Asolo, nel trevigiano, ci ha consentito di esplorare il mondo di questi atleti, alcuni dei quali supportati dall’azienda trevigiana, marchio di riferimento del settore.

A Champoluc, nella cornice di un resort dedicato allo sport, il Base Camp Zero, l’azienda attraverso il direttore marketing Simone Rebeschini, e il brand manager, Marco de Gasperi, ha presentato non solo la gara, ma anche i prodotti, l’azienda capace di produrre ben 520 modelli di calzature basate sulla tecnica e sul riciclo di materiali, oltre che su una assoluta qualità di base e questa esperienza in quota davvero unica.

Vivere dal di dentro TORX, la Tor des Géants, o meglio il giro dei giganti nella lingua patois valdostana è qualcosa. La gara è definita un trail di categoria XXL che ha per teatro la Valle d’Aosta nel mese di settembre.

Giunto alla tredicesima edizione, TORX, prova principale di 330 km, da percorrere in un tempo massimo di 130 ore, vede affiancate altre gare fra cui la più incredibile, per normali esseri umani, è il TOR450 – Tor des Glaciers, giro dei ghiacciai, una gara di 450 km aperta solamente a 100 atleti che in precedenza avevano già concluso il TOR330, e il TOR30 – Passage au Malatra, una gara da 30km e 2000 e più metri di dislivello con partenza a Saint-Rhémy-en-Bosses e passaggio a 3000 metri di altitudine al Col Malatra prima di scendere verso Courmayeur.

Il brand “SCARPA” partecipa tecnicamente, supportando atleti di livello, a questa gara nella disciplina di “trail running” per la quale ha messo in pista diversi modelli di calzature altamente tecnologiche. Abbiamo avuto la possibilità di camminare per qualche tratto assieme a questi atleti che percorrono 300 km in meno di 130 ore su percorsi impervi con soste per ritemprarsi pochi minuti e cercare un microsonno da 10/20 minuti è di certo interessante. Fra gli atleti “SCARPA” la spagnola Silvia Ainoha Trigueros Garrote ha preso parte alla gara e per la quarta volta ha conquistato il podio con una performance eccezionale nel TOR330 – TOR DES GEANTS® percorrendo i 330 km di gara in 84 ore e 59 minuti, seconda dietro la britannica Sabrina Verjee.

«Vincere il TOR una volta è già un’impresa epica per un atleta – sottolinea Marco De Gasperi, Brand Manager di SCARPA (nella foto a fianco) – conquistarne il podio 4 volte rappresenta tutto. Non possiamo che essere orgogliosi che un’atleta come Silvia, insieme agli altri eroi del nostro team, rappresenti l’azienda nelle competizioni di trail running più importanti a livello mondiale».

 

Si è potuto assistere alla presentazione in anteprima dei nuovi modelli da trail running tra cui la Spin Planet innovativa calzatura dall’immediato comfort che introduce un nuovo concept sostenibile in questo segmento, realizzata con materiali riciclati: dalla fodera, in microfibra riciclata, alla tomaia composta da filati 100% riciclati, dall’intersuola in EVA al 45% al battistrada realizzato con il 30% di gomma riciclata.

 

«Non si può negare che l’esperienza di TORX sia straordinaria: estrema e unica a livello sportivo ed anche emozionale. Per questo siamo lieti di essere partner di questo evento esclusivo al quale siamo legati da valori imprescindibili per chi è mosso da un animo profondamente sportivo e dall’amore per la montagna – ha concluso Simone Rebeschini, direttore marketing dell’azienda – Ci abbiamo tenuto a far si che ospiti e atleti potessero, in qualche modo, interagire sebbene per pochi ma intensi momenti».