Nel cuore e nel legno: Murer delle Montagne in mostra all’Hammerack Hotel

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L’Hammerack Hotel, nel cuore delle Alpi Giulie, ospiterà la mostra “Murer delle Montagne” dello scultore italiano Augusto Murer 

Contadina, China su Carta, 1954 © Museo Murer

Dal 13 giugno al 3 agosto 2025, l’Hammerack Hotel di Malborghetto, in provincia di Udine, ospita la mostra Murer delle Montagne, un’esposizione che raccoglie oltre trenta opere — tra sculture, dipinti e multipli — e ne restituisce non solo la forza formale, ma la dimensione etica e paesaggistica.

Curata da Willy Montini, in collaborazione con l’Associazione ERMA – Museo Augusto Murer e Artenetwork Orler, la mostra si inserisce in un contesto che è parte integrante del progetto: le Alpi Giulie, in cui la materia e lo spirito dell’opera trovano una continuità naturale.

Nel tempo dell’arte veloce, consumata tra social e vetrine digitali, il lavoro di Augusto Murer appare come un’ostinazione necessaria. Scultore nato nella montagna e per la montagna, ha modellato il legno e il bronzo come fossero carne viva, attraversati da tempo, silenzi e dolore. Oggi, a quarant’anni dalla morte, il suo lavoro torna a interrogare il presente con una mostra che è insieme omaggio, racconto e resistenza culturale.

Torso, 1969

Formatosi a Ortisei e poi a Venezia, Murer fu introdotto alla scultura da Arturo Martini, da cui apprese tanto il rigore tecnico quanto una visione plastica carica di tensione interiore. La sua produzione, segnata dalle ferite del dopoguerra e da un umanesimo profondo, ha trovato nel legno il suo materiale d’elezione.

Opere come la Pietà dell’Ossario di Belluno (1949), La Partigiana per Venezia (1964) o L’Albero della Vita (1985) testimoniano un’idea di scultura che non cerca il decoro, ma il racconto della fragilità e della resistenza dell’umano.

Sveva, 1980 © Museo Murer

“Curare questo percorso espositivo è stato un viaggio intenso nell’opera e nell’anima di un artista capace di trasformare legno e bronzo in testimonianze pulsanti di umanità. Augusto Murer ha saputo raccontare la montagna non solo come paesaggio, ma come stato d’animo, intriso di silenzi, forza e memoria. Questa mostra non intende semplicemente spiegare, ma emozionare, cercando un dialogo diretto con il cuore di chi osserva”, ha dichiarato Willy Montini, curatore della mostra.

L’esposizione si concentra in particolare sulle opere dagli anni Cinquanta fino alla metà degli anni Ottanta, attraversando decenni di trasformazioni politiche, civili e artistiche.

Le sculture in bronzo e legno, dense e vibranti, dialogano con gli ambienti dell’Hammerack Hotel, trasformandoli in un luogo di ascolto e sosta, più che di semplice esposizione. A completare l’esperienza, una proposta gastronomica curata dall’hotel, con selezioni enogastronomiche locali che rispecchiano la stessa attenzione alla materia e all’origine che caratterizza l’opera dell’artista.

© Hammerack Hotel

Alessandro Pedone, imprenditore e proprietario dell’Hammerack Hotel, ha affermato: “È per noi un grande onore accogliere la mostra ‘Murer delle Montagne’ presso l’Hammerack Hotel, immerso nel cuore delle Alpi Giulie. Siamo fermamente convinti che l’arte rappresenti un’esperienza viva, capace di dialogare con il territorio e le persone che lo abitano. Le opere di Augusto Murer, profondamente legate alla materia e allo spirito delle montagne, trovano in questo luogo una cornice autentica e naturale. Questa iniziativa è per noi un’opportunità unica per intrecciare cultura, ospitalità e identità locale, regalando ai nostri ospiti e alla comunità un’occasione per riflettere sulla bellezza che ci circonda”.

Info: www.hammerackhotel.it

Immagine in apertura: Augusto Murer, Toro, 1983

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