32.000 miglia intorno al mondo: le immagini di The Ocean Race

The Ocean Race 2022-2023, la regata che per la prima volta è arrivata in Italia, ha un vincitore: 11th Hour Racing Team, con lo skipper Charlie Enright. È il primo equipaggio statunitense a vincere la regata intorno al mondo. The Ocean Race ha toccato 9 città del globo con una durata di sei mesi, con partenza da Alicante, Spagna, il 15 gennaio 2023 e l’arrivo per la prima volta in Italia, a Genova, dove si è conclusa il 1° luglio scorso

Alla partenza della 14ma edizione della The Ocean Race, 50 anni dopo la 1° regata del genere, hanno preso parte due flotte di imbarcazioni in regata in due classi separate (gli IMOCA foiling e i monotipo VO65) lanciati in una navigazione di oltre 32.000 miglia (60.000 km) intorno al mondo. “Il percorso e il programma della The Ocean Race 2022-23 prevedeva sei intensi mesi di regata intorno al mondo, una sfida per i migliori velisti e team in un modo che solo The Ocean Race può fare”, ha detto Phil Lawrence, direttore di gara. “Abbiamo inserito la tappa più lunga nella storia della regata – che ha portato la flotta per tre quarti del percorso intorno all’Antartide – e per la prima volta, la regata è iniziata e si è conclusa in Mediterraneo”.

La prima tappa è stato uno “sprint” di 1.900 miglia da Alicante a Capo Verde; per la prima volta la regata ha raggiunto l’arcipelago africano. Storicamente, le flotte hanno navigato oltre le isole, scendendo a sud lungo l’Atlantico.

La seconda tappa, ha visto le flotte attraversare l’equatore verso sud, fino a Città del Capo. È la dodicesima volta che la regata arriva nella punta meridionale dell’Africa, rendendola la tappa più visitata in questa edizione.

La successiva è stata la vera tappa da record – la più lunga nei 50 anni di storia dell’evento – una maratona di 12.750 miglia e della durata di circa un mese per raggiungere Itajaí, in Brasile. Nella tradizione di The Ocean Race, questa durissima tappa ha portato i velisti IMOCA e VO65 fino ai famigerati quaranta ruggenti e cinquanta urlanti, alle basse latitudini dell’Oceano meridionale. Lasciando l’Antartide a destra, la flotta ha superato i tre i grandi capi meridionali – Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn – non-stop, per la prima volta nella storia.

Lo stop-over di Itajaí, in Brasile, è stato uno dei più lunghi dopo questa tappa epica, prima che la flotta si rimettesse in mare in direzione nord, attraversando le depressioni e l’equatore per giungere a Newport nel Rhode Island, sulla costa orientale degli Stati Uniti.

Da lì, la regata è tornata verso l’Europa, con una tappa transatlantica fino ad Aarhus in Danimarca, seguita da un Fly-By a Kiel in Germania, prima di fare rotta verso L’Aia, nei Paesi Bassi.

E, infine, l’ultima tappa in mare aperto verso il Gran Finale di Genova, che ha segnato anch’essa un momento storico, con il primo arrivo in Mediterraneo e in Italia. Qui si è tenuto l’ultimo Ocean Summit con esperti internazionali su oceani e ambiente per la conclusione del “Genova Process”, percorso che costituisce la prima bozza di Carta dei Diritti degli Oceani da presentare all’Onu.

Il nuovo marina di Levante ha ospitato le barche della regata, ma anche numerose barche storiche che hanno partecipato in questi 50 anni alla regata più leggendaria. Tra le presenze speciali non mancavano i due gioielli della Marina Militare Italiana: la nave Vespucci, in partenza da qui per un lungo tour mondiale e la goletta Palinuro. Festosa accoglienza all’arrivo di Austrian Ocean Racing powered by Team Genova, equipaggio nato dalla partnership tra The Austrian Ocean Racing e importanti realtà genovesi e italiane tra cui il Gruppo Iren.