Turismo siciliano in ripresa, forti investimenti in infrastrutture e aziende

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Alla Giornata mondiale del Turismo a Palermo si è parlato di investimenti in infrastrutture, turismo di lusso ed enogastronomico, ma anche di opportunità per i giovani

“La Sicilia quest’anno ha avuto riscontri molto importanti per i flussi turistici, ma è stata penalizzata da calamità naturali e sovrapprezzo dei biglietti aerei. Tuttavia, si sono fatti passi avanti importanti sul piano dell’offerta turistica, ottenendo grandi risultati. Sono in corso forti investimenti pubblici sulle infrastrutture e molti investimenti dei privati in nuove strutture ricettive di altissimo livello e in resort di lusso. C’è grande attenzione internazionale attorno a questa evoluzione del settore nell’Isola, che il governo nazionale intende sostenere”.

Lo ha affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo in streaming alla celebrazione della Giornata mondiale del Turismo organizzata il 27 settembre a Palermo da Travelexpo e Logos. “C’è tanto lavoro da fare”, a partire dalla valorizzazione e messa a sistema delle tante potenzialità che ha la Sicilia, che può offrire tanto al turista e, anche aiutata dal clima, sta crescendo molto sul piano della destagionalizzazione grazie alle diverse esperienze da vivere, anche in abbinamento al food&wine, e per quello che riguarda il turismo delle origini”.

Il turismo, ha ricordato Santanchè, “pesa il 13% del Pil italiano e può diventare il primo settore del Paese. L’Italia è il quarto player al mondo per turismo e può ambire al più alto gradino del podio. In questo senso la Sicilia può contribuire parecchio, ma c’è da migliorare i servizi e, soprattutto, c’è bisogno di personale specializzato. Noi abbiamo investito nel Pnrr quasi 1,5 miliardi, ci sono molti strumenti che abbiamo messo a disposizione per rilanciare le città a vocazione turistica, i borghi e le aree montane. Il turismo ciclabile è in forte ascesa, anche il turismo delle origini. Ma oltre alla formazione bisogna valorizzare il personale. Il turismo deve garantire anche un ascensore sociale ai giovani, che devono potere trovare lavoro non per una stagione mentre studiano, bensì potere investire per una carriera che gli consenta di crescere e che sia un’opportunità per la loro vita. Abbiamo il dovere di provare a rendere l’Italia una nazione aperta al turismo 365 giorni l’anno».

Di numeri in forte crescita ha parlato l’assessora regionale Elvira Amata: “Nonostante le calamità e il caro voli, da gennaio ad agosto le presenze sono aumentate a 10 milioni e 800mila e sono dati provvisori. Abbiamo superato i numeri del 2019. Rifiuti e mancanza di collegamenti restano i soliti problemi per il turismo siciliano, ma il nostro obiettivo è dare un’offerta turistica completa partendo dai servizi essenziali. Il governo regionale concentrerà la programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 per rispondere alla crescente domanda di un turismo di qualità e del settore lusso puntando sui distretti e sulle mete attrezzate, perché le strutture di lusso sono ancora troppo poche. Quello che vogliamo attrarre è il turismo di lusso, che ci aiuta a generare occupazione”. 

Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento regionale Agricoltura, è pronto a sostenere lo sviluppo dell’offerta di turismo enogastronomico: “La Sicilia è stata da poco riconosciuta dall’Igcat come meta europea 2025 dell’enogastronomia. Le imprese hanno il sostegno anche di Unioncamere Sicilia che, come annunciato dalla segretaria generale Santa Vaccaro, “entro fine anno pubblicherà il nuovo bando per il ‘Marchio ospitalità Sicilia”.

Dario Lo Bosco parla invece di trasporti: “Assieme al governo regionale abbiamo integrato i progetti in corso d’opera e la linea Palermo-Catania sarà tutta percorribile a 250 km/h. L’aeroporto di Palermo sarà da dicembre collegato con Agrigento in meno di due ore, in vista di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Punta Raisi sarà collegata anche con Cefalù e con Milazzo per le Eolie. Investiamo sulle stazioni medio-piccole che saranno interconnesse con i treni storici e i treni del gusto e diventeranno una sorta di agorà per presentare i prodotti tipici dei territori in collaborazione con le Camere di commercio e Confindustria Sicilia con il governo regionale. Stiamo valorizzando anche la parte archeologica: negli scavi di Himera abbiamo ritrovato reperti di particolare pregio e li esporremo nella stazione di Palermo centrale”.

Foto di copertina by Depositphotos.

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