Sei proposte ai governi nazionale e regionale per allungare le stagionalità turistiche

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Per allungare le stagionalità turistiche occorre una cosa ovvia quanto banale: che le strutture ricettive restino aperte anche dopo i mesi estivi. Per fare questo bisogna fare arrivare più turisti e avere la disponibilità del personale specializzato nelle vecchie e nuove professioni turistiche

Nel contesto del seminario inaugurale della 26esima edizione di Travelexpo Borsa Globale dei Turismi, che si tiene il 5 aprile al CDS Hotel Città del Mare di Terrasini, il patron della manifestazione, Toti Piscopo, ha lanciato ai governi nazionale e regionale sei proposte per raggiungere questo obiettivo sin da quest’anno e per garantire una crescita progressiva del settore nel prossimo quinquennio.

La prima proposta è una sfida a Ryanair e mutua, in meglio, l’analoga iniziativa assunta dalla Regione Friuli Venezia Giulia: la Regione siciliana abbatta, a proprie spese, la “tassa addizionale di imbarco” di 6,50 euro pagata da ogni passeggero sul biglietto aereo, ma solo per un periodo limitato di 5 mesi, da ottobre a febbraio, e solo in accordo con quei vettori che si impegnino a trasportare nell’Isola un determinato numero di turisti. La seconda proposta, di natura fiscale e lanciata al governo nazionale, prevede per le imprese turistiche delle Isole, così come accade in Grecia e in Spagna, la decontribuzione degli oneri sociali per 5 mesi, da ottobre a febbraio, e per le famiglie italiane il riconoscimento quale “spesa detraibile” in dichiarazione dei redditi della fattura inerente la vacanza fruita nello stesso periodo in queste località.

Le altre proposte riguardano tutta la Regione Sicilia:

Puntare sul Polo turistico “Salute & Benessere”, unendo il rilancio delle stazioni termali di Sciacca, Acireale e Termini Imerese ad una rete con le altre fonti termali e i centri di dialisi diffusi sul territorio. Offrire un’esperienza aperta tutto l’anno, mettendo in rete i 14 parchi archeologici per dare vita al più grande “parco archeologico del Mediterraneo diffuso”, ben superiore alle analoghe aree della Magna Grecia e/o della Grecia.

Per attenuare i fenomeni di declino socio-economico nelle aree interne siciliane, dove è rimasto il 10% degli abitanti sul 90% di territorio, con enormi costi sociali, ambientali e culturali, è necessario creare nuova occupazione e sviluppo, ma soprattutto riequilibrare il rapporto tra città e campagna attraverso la crescita dell’imprenditorialità rurale.

Infine, per meglio gestire tutto questo sistema turistico in maniera coordinata e sinergica, stringere un’ alleanza strategica tra Imprese, Governi nazionale e regionale ed enti locali. Un obiettivo da condividere ed avviare subito, sia sul piano politico che imprenditoriale, nell’ottica di iniziare a operare già per questa prossima stagione e di andare a pieno regime nella stagione 2025-2026.

Ad ascoltare le proposte, dire la loro ed eventualmente assumere impegni in proposito, con la moderazione di Marco Romano, direttore del Giornale di Sicilia, ci saranno: l’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata; la dirigente generale del Dipartimento regionale Turismo, Mariella Antinoro; il presidente di Unioncamere Sicilia, Pino Pace; il presidente della Camera di commercio di Palermo Enna, Alessandro Albanese; il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti; il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina; il presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo. A precedere il dibattito interverranno il presidente della Fiavet, Giuseppe Ciminnisi; il vicepresidente dell’Anci Sicilia, Leonardo Spera; il vicesindaco di Palermo, Giampiero Cannella; il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci; il presidente della Geasp, Salvatore Burrafato.

 Nel pomeriggio (alle 15,15) il presidente Andrea Gumina e i consiglieri Pietro Franza, Nicola Piazza, Toti Piscopo, Maria Luisa Cerrito e Antonio Gristina presenteranno il nuovo Distretto “Luxury Sicilian Hospitality”. Alle 16,15 il seminario sulle “DMO (Destination management organization) per il turismo dei territori”, con Christian Del Bono (Islands of Sicily), Pier Calogero D’Anna (Madonie e Targa Florio), Claudio Gambino (Sicilia centrale), Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi) e Rosalia D’Alì (West of Sicily).

Infine, per chiudere, il tema del riconoscimento normativo delle nuove professioni turistiche, del loro inserimento nella didattica degli istituti tecnici e delle università, e della creazione di un network per i tirocini in azienda e l’inserimento lavorativo sarà trattato da Ignazio Caloggero (Presidente Associazione italiana professionisti del turismo e operatori culturali), Giovanni Di Mauro (Direttore generale Fondazione Archimede), Vincenzo Silvestri (presidente nazionale Fondazione consulenti per il lavoro) e Cinzia Cerroni, delegata del Rettore dell’Università di Palermo per l’orientamento e il tutoraggio.

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