In Umbria a Vallo di Nera, esperienze nella natura a “Sentieri e Racconti”

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Dal 6 marzo al 18 aprile 2022, a Vallo di Nera, esperienze nella natura e nei luoghi della cultura da percorrere camminando. Un programma di passeggiate all’aria aperta, con i racconti della tradizione ed assaggi di prodotti del territorio, per scoprire il patrimonio di questo “paese-monumento”

Nel paese-monumento di Vallo di Nera (Pg), terra di racconti, che con il suo castello domina la Valnerina, con i centri incastonati tra le rocce, i monti Maggiore e Coscerno ed il fiume Nera, dal prossimo 6 marzo e fino al giorno di Pasquetta, il 18 aprile 2022, si terranno gli appuntamenti di Sentieri, Vicoli e Racconti. Una serie di esperienze naturalistico/culturali, per scoprire camminando il ricco patrimonio culturale di questo borgo, con escursioni a piedi, corredate da visite alle emergenze culturali del castello e delle frazioni di Vallo di Nera, durante le quali godere dei racconti della tradizione fatti dagli abitanti, da attori o da musicisti, che termineranno con un momento di assaggio dei prodotti di eccellenza locali.

Vallo di Nera, un castello incastonato tra le rocce e il Fiume Nera

Vallo di Nera, immerso tra le cime del Monte Coscerno e del Monte Maggiore, circondato da numerosi altipiani che si appoggiano con fianchi di verde sul fondovalle, ha conservato il suo impianto originario, risalente al 1217, di castello a pianta circolare: case di pietra che seguono ordinatamente le curve di livello della collina, archi rampanti, vicoli, scalinate, contrafforti, mura e torri. Un aspetto fiabesco circondato da un mare di verde che si perde nella linea irregolare delle montagne. Un intreccio di natura ed attività umana di grande suggestione. 

Per arrivare a Vallo di Nera bisogna imboccare la Valnerina, la vallata del fiume Nera che nasce dai monti Sibillini e scorre impetuoso a dare vita alla grandiosa Cascata delle Marmore, attraversando un paesaggio naturale a tratti boscoso, a tratti coltivato. Un fitto reticolo di sentieri collegano i centri abitati delle frazioni – Piedipaterno, Geppa, Paterno, Montefiorello, Meggiano, Piedilacosta, Roccagelli – retaggio urbanistico di insediamenti medievali. Tra di essi, spicca la limpida architettura di Vallo di Nera, uno dei Borghi più Belli d’Italia, Bandiera arancione del Touring Club, Comune amico della Api, Comune Fiorito e membro delle associazioni nazionali Città del Tartufo e Città dell’Olio.

L’eccezionale caratteristica di Vallo di Nera non è solo quella di essere un castello ancora integro, ma di possedere una densità di superfici affrescate davvero imponente e di grande pregio. Inoltre tra antichi torrioni e nobili palazzetti, è oggi possibile trovare la “Casa dei Racconti‘ un centro di documentazione della tradizione letteraria orale e della memoria degli anziani, dove si conservano le “Vallanate” i versi in ottava rima dei pastori transumanti, che declamavano le proprie gesta ricorrendo a ritmati endecasillabi. 

In Umbria, tra il Monte Maggiore e il Monte Coscerno

È per mettere in rete le attrattive naturalistiche, i luoghi della memoria e dell’arte, le eccellenze enogastronomiche ed artigianali del territorio, che dal prossimo 6 marzo, prenderà vita il progetto “Sentieri, Vicoli e Racconti” realizzato con il contributo della Regione Umbria, organizzato da ADD Comunicazione ed eventi – grazie al quale, attraverso itinerari di trekking naturalistici e culturali, si farà di Vallo di Nera una meta di turismo lento, dell’autenticità, che sia sostenibile e consapevole, ma anche un’interessante scoperta per il turismo di prossimità.

Il primo appuntamento il 6 marzo 2022

La prima escursione, a cura dell’ASD Orme Camminare Liberi, dal titolo “Trekking, affreschi e musica sacra”, si terrà domenica 6 marzo con partenza alle ore 9.00, dal centro storico di Vallo di Nera, in direzione della Cappella dell’Immagine delle Forche, nota anche come Madonna della Neve, edificio risalente alla seconda metà del sec. XV con l’interno interamente affrescato e ad unica navata a botte; si proseguirà poi su un bel sentiero fino all’Abbazia di San Felice. Da qui, lungo il tracciato della Ex ferrovia Spoleto-Norcia si farà ritorno a Vallo di Nera. La passeggiata prevede un percorso di circa 10 km, su dislivello di circa 200 mt e si chiuderà con una degustazione di prodotti della terra di Vallo di Nera e la visita guidata del borgo. A seguire, alle ore 16.00 sarà possibile assistere al momento inaugurale del progetto “Sentieri, Vicoli e Racconti” che si terrà presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, gioiello risalente al 1176 circa, dove il Maestro Alessio Passagrilli si esibirà alla fisarmonica su brani di musica sacra di Bellini, Pergolesi e Vivaldi. 

La Ricotta salata della Valnerina

Tra i prodotti principi della tradizione pastorale della Valnerina, dal 2019 è Presidio Slowfood. La ricotta salata della Valnerina presenta una pasta bianca e compatta e senza crosta, ed è ancora oggi prodotta, come da tradizione, con solo latte ovino ottenuto da greggi pascolate nella zona della Valnerina e senza utilizzare mangimi. Le origini di questo prodotto caseario si rifanno ai ritmi della transumanza, ai tempi in cui l’allevamento di ovini e caprini era ancora tra le maggiori attività economiche per le popolazioni dell’Alta Valle del Nera. Alla fine dell’estate, in vista del ritorno verso i pascoli invernali nel Lazio, i pastori avevano l’esigenza di conservare e trasportare i prodotti della lavorazione del latte.

Tra questi, la ricotta, che veniva sistemata in un sacco di canapa, strizzata per eliminare la parte liquida, salata (e coperta con erbe spontanee o crusca in alcune varianti) e lasciata asciugare appesa, nelle cantine o nei locali di stagionatura del formaggio, per un periodo che va dai 15 giorni ai 5 mesi. Ed è proprio durante il periodo di stagionatura che la tela di canapa, sformata dal peso del suo prezioso contenuto, dà alla ricotta la sua caratteristica forma “ a pera”, stretta ad una estremità e più larga all’opposta. A seconda del grado di stagionatura, la ricotta salata della Valnerina può essere consumata in vari modi: se è ottima condita con olio e pepe dopo pochi giorni di stagionatura, il più duro prodotto stagionato può essere grattugiato, perfetto per un piatto di pasta o per la variante umbra di una ricetta tradizionale dell’Italia centrale, l’acquacotta.

Info: tel. 353 3448117 – https://www.facebook.com/comune.vallodinera.pg.it

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