Uno sguardo alle bellezze sostenibili e culturali della Svizzera

0

Immerse nella natura, sostenibili, innovative ma attente a conservare le proprie tradizioni. Le città svizzere sorprendono per la qualità e la quantità delle proposte in campo culturale nonostante le piccole dimensioni. Ben collegate e a misura d’uomo sono la base ideale per combinare l’esplorazione urbana a escursioni in giornata. Le città svizzere sono apprezzate dal pubblico italiano per la qualità e la quantità delle proposte in campo culturale. Pur piccole di dimensioni, competono con le grandi capitali europee nella programmazione di eventi di richiamo internazionale come le rassegne di musica classica del Lucerne Festival o come le esposizioni della Fondazione Beyeler di Basilea. La progettazione di nuovi spazi museali, affidata ai grandi studi di architettura, il ruolo attivo di mecenati pubblici e privati, la promozione delle tradizioni locali e la valorizzazione del patrimonio esistente contraddistinguono da sempre l’offerta elvetica.

Per conformazione territoriale, le città sono immerse nel verde. Parchi, giardini, corsi d’acqua ma anche il poco traffico e inquinamento modellano gli stili di vita di chi le abita. Il visitatore beneficia, in questo modo, di tutte le comodità cittadine ma senza subire quella frenesia che di solito caratterizza la vita urbana. Il secondo aspetto è legato alla possibilità di abbinare una visita in città con un’escursione più naturalistica. Le città sono veri e propri hub per esplorare i dintorni. Per esempio, da Lucerna si possono raggiungere i monti panoramici che circondano il lago in poco più di un’ora. La mattina si sale sul Monte Pilatus, a bordo di treno e cremagliera, mentre la sera si è già di ritorno per assistere a un concerto di musica classica nell’auditorium del Centro Cultura e Congressi. Losanna è il punto di partenza per suggestive gite e degustazioni nei vigneti del Lavaux, patrimonio Unesco, o per un bel giro in battello sul Lago di Ginevra. Bellinzona è a poca distanza dalle bellissime valli laterali del Canton Ticino dove si possono praticare sport adrenalinici o rilassanti passeggiate.

L’attenzione alle tematiche ambientali è parte integrante dell’offerta turistica e un importante fattore di attrazione come attesta il Travel & Tourism Competitiveness Index (stilato dal World Economic Forum), che assegna alla Svizzera il primo posto nel campo della sostenibilità ambientale (dati 2017). Fiumi e laghi sono balneabili tanto da trasformarsi, nel periodo estivo, in vere e proprie riviere. L’acqua è pulita e potabile. Le fontanelle pubbliche, sparse ovunque, disincentivano l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica. Il traffico automobilistico è moderato grazie alle dimensioni ridotte delle città, alla rete capillare di trasporti pubblici e alla presenza di piste ciclabili con la possibilità di noleggio bici anche per i turisti. Chi pernotta in hotel, inoltre, riceve pass per circolare sui mezzi pubblici per tutta la durata del soggiorno. Alcune di queste card permettono, di accedere a musei o altre attrazioni usufruendo di uno sconto aggiuntivo. L’uso dell’auto diventa dunque superfluo soprattutto per chi viaggia dall’Italia che può raggiungere le città svizzere in treno. La ricerca della sostenibilità si traduce anche in campo gastronomico. La filosofia del “km 0” è molto diffusa anche in Svizzera. Negli Hotel Tipici Svizzeri, il 30% del menù e il 20% della carta dei vini devono essere costituiti da specialità regionali e da vini svizzeri. Gli chef stellati fanno a gara nell’utilizzo di materie prime autoctone per creare i loro piatti gourmet. La valorizzazione del territorio è uno degli obiettivi anche dell’iniziativa Taste my Swiss Cities, la piattaforma con i consigli virtuali degli insider per scoprire le chicche culinarie nelle città svizzere. Il fotografo Guillaume consiglia la storica Brasserie Le Cardinal di Neuchâtel con arredi in stile Art nouveau dove si può degustare l’assenzio, bevanda maledetta, la cui paternità è contesa tra Francia e Svizzera, ma che è ancora prodotta in maniera artigianale nelle distillerie della Val de Travers.

Info: www.svizzera.it/citta

NEWS E CURIOSITÀ

Basilea: l’urban experience tour in limousine.

La capitale svizzera della cultura non disdegna nessuna forma di espressione artistica. A Basilea graffitari e street artists hanno trovato un terreno fertile per esprimere la loro creatività. La galleria Artstübli organizza tour guidati alla scoperta della Basilea “alternativa”. Nella zona detta Schänzli dalla stazione centrale FFS fino al ponte Schwarzwaldbrücke è possibile ammirare le opere degli esponenti nazionali e internazionali di street art e di graffitari. Il libro Street Art Basel di Kai Hendrik Schlusche fornisce tutte le indicazioni necessarie per scoprire individualmente le principali opere d’arte della città. Il Basel Line Tour e il Basel City Tour mostrano, in poco meno di due ore, imponenti pitture e diverse tecniche di realizzazione.

Itinerario e costi: https://www.lestroisrois.com/de/urban-art-experience

Solothurn: la città ossessionata dal numero 11.

11 chiese e cappelle, 11 fontane, 11 torri, 11 musei… Non si sa quale sia l’origine di questa ossessione ma è indubbio che l’11 – insieme ai suoi multipli (22, 33, 44 ecc.) – ha un’importanza particolare per gli abitanti di Solothurn, la più bella città barocca della Svizzera ubicata sul fiume Aare. Una delle sue attrazioni è l’orologio che segna soltanto 11 ore e che, con le sue 11 campanelle, riproduce l’inno ufficioso della città. L’11 compare nel nome di una «guggen» giovanile, gli 11-«Schränzer». Lo si ritrova nella sfera privata e nel nome di una cioccolata (11-i «Schokolade»), di una birra («Öufi-Bier») o di un corso di yoga («öufiyoga»), o di una ditta («IMMO-11»). La Cattedrale di Sant’Orso, costruita da Gaetano Matteo Pisoni nel XVIII secolo, non sfugge alla logica dell’11: conta 11 altari, una torre alta 66 metri e una scala con tre gruppi di 11 gradini.

https://www.myswitzerland.com/it-it/suggerimenti/citta/soletta.html

Ginevra: haute cuisine fatta in casa.

Lo chef stellato Philippe Chevrier gestisce vari ristoranti a Ginevra e nella regione portando a tavola i sapori e i prodotti del territorio. Fiore all’occhiello della sua filosofia è il Domaine de Châteauvieux, una tenuta con ristorante e 12 camere eleganti che guardano sulla dolce campagna ginevrina a Satigny. Nel giardino di erbe aromatiche del Châteauvieux ronzano le api del proprio allevamento, mentre all’interno si produce il cioccolato artigianale e si creano menù di haute cuisine. Da qui si può fare un’escursione alla scoperta dei vini del terzo cantone vitivinicolo della Svizzera. Nella cantina di Philippe Chevrier non mancano gli straordinari vini del suo Cantone e delle altre regioni vitivinicole svizzere.

 Info :  https://beta.myswitzerland.com/it/scoprire-la-svizzera/citta-cultura/stories/lo-chef-che-porta-ginevra-sul-piatto

Zurigo, capitale dell’arte negli spazi pubblici.

Al parco, sul lago e in centro città: a Zurigo, l’arte è onnipresente. Si contano circa 1300 opere in spazi pubblici, fruibili gratuitamente e promosse attivamente dalla città di Zurigo. In Bahnhofstrasse dal 1983 si trova la scultura in granito di Max Bill, Pavillon-Skulpture. A Zürich-West spicca l’installazione Y, un’altalena alta 15 metri, dell’artista Sislej Xhafa che simboleggia il “why” anglosassone o, secondo un’altra interpretazione, la resistenza di Davide contro Golia. In Stazione si libra in cielo l’angelo custode di Niki de Saint Phalle mentre, incastonata nel pavimento, e protetta da un vetro blindato si può ammirare La Boule d’or centenaire dell’artista concettuale Dieter Meier.

https://www.zuerich.com/it/visitare/arte-negli-spazi-pubblici

San Gallo: nuovo spazio espositivo all’interno del complesso abbaziale, patrimonio Unesco.

Dal 13 aprile 2019 l’esposizione nella sala «am Klosterhof» Il miracolo della tradizione – La pianta carolingia di San Gallo e l’Europa nell’Alto Medioevo si concentra sull’eccezionale quantità di documenti altomedievali conservatisi a San Gallo. L’enfasi è posta sui documenti giuridici custoditi nell’Archivio abbaziale di San Gallo; tra essi anche due Libri confraternitatum e l’unico registro dei professi pervenutoci di epoca carolingia. Uno spazio apposito presenta la celebre pianta carolingia di San Gallo, uno dei maggiori tesori della Biblioteca abbaziale.

https://www.stiftsbezirk.ch/it/container/stiftsbezirk/esposizioni/esposizioni-future.html

Lucerna attraverso gli occhi di Turner in occasione dei 200 anni del Kunstmuseum.

Nel 2019 ricorrono i 200 anni della società che gestisce il Kunstmuseum di Lucerna. Per celebrare questo anniversario ci sarà dal 6 luglio al 13 ottobre la mostra “Turner, il mare e le Alpi” dedicata al pittore inglese, esponente del romanticismo. Ancora oggi si possono ripercorrere i luoghi dove Turner ha catturato il Rigi all’alba o il Pilatus, che svetta dietro alla città vecchia, con quella particolare luce che contraddistingue la sua produzione artistica.

Info : https://beta.myswitzerland.com/it/scoprire-la-svizzera/citta-cultura/stories/lucerna-attraverso-gli-occhi-di-turner

Autore