Kufstein, la città che brilla. Dalle magie del Natale ai calici di cristallo

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La “perla del Tirolo” propone all’ombra della sua possente Fortezza uno dei mercatini dell’Avvento più famosi dell’Austria. Ogni giorno, a mezzogiorno, echeggia nella valle dell’Inn il suono di pace dell’Organo degli Eroi: il più grande del mondo. E poi c’è la Riedel, vetreria dei sogni

Kufstein, la città che brilla. In questi giorni ancora di più, perché l’atmosfera natalizia con un colpo di bacchetta magica rende gioiosa persino l’austera fortezza. Quella che nel XVI secolo Massimiliano I trasformò in uno dei bastioni d’Europa. Ma Kufstein brilla anche dei riflessi scintillanti generati dal cristallo purissimo dei suoi calici, famosi in tutto il mondo. Quelli creati da oltre mezzo secolo dalla manifattura Riedel Glas, dove operano maestri artigiani che ancora soffiano con arte il vetro come si faceva secoli fa e poi lo torniscono a mano, creando autentici capolavori per la tavola. Di foggia diversa a seconda del vino.

Kufstein, e lo testimonia il suo poderoso Festung (per l’appunto, la fortezza), è da secoli una delle porte dell’Austria. Forse la più munita e più spettacolare, affacciata com’è sulla valle serena dell’Inn che solca il Tirolo e poi la Baviera. La fortezza, luogo di corte e di difesa ma anche prigione, dove la storia in ogni epoca ha lasciato traccia, è oggi testimone di uno spirito nuovo. Ecco, sotto Natale, persino la fortezza scopre il suo lato buono e, come diceva una nota canzone degli anni ’60, “mette dei fiori nei propri cannoni”: ospita una parte del famoso Mercatino di Natale di Kufstein. Gli mette a disposizione le sue casematte, così che laddove un tempo facevano la guardia gli arcigni soldati del Kaiser oggi vediamo artigiani all’opera per creare oggetti che richiamano il Natale: angioletti e dolcetti tipici, maglie di lana e sciarpe, giocattoli in legno e preziosi decori per l’albero di Natale. La fortezza è un dedalo di sentieri, dove ci si può smarrire anche con la fantasia, seguendo il flauto magico dei ricordi dell’infanzia.

4948 canne per un concerto all’aperto da brividi

Il tocco emotivamente più forte, se si capita a mezzogiorno, lo dà un evento unico: il concerto quotidiano, in tutto quattro brani della tradizione, che ha per protagonista l’organo all’aperto più grande del mondo. Quando vibrano le sue 4948 canne Kufstein si ferma. Il suo suono echeggia anche nella vicina Baviera. Si sale con l’antica funicolare dalle vetrate panoramiche e lassù, sulla fortezza, si scopre, per esempio, che la tastiera dell’organo è piccolissima e che l’organista ha le movenze umili di un suonatore d’armonio di parrocchia. Lo chiamano “L’organo degli Eroi” questo strumento mastodontico e da otto anni è Patrimonio Unesco. Il suo concerto è dedicato ai caduti di tutte le guerre e c’è un legame di amicizia con Rovereto, dove è una grande campana a ricordare il valore della pace. L’organo è stato costruito nel 1931, ma il suo suono è ancora possente, cristallino, coinvolgente…

I profumi del vin brulé e i suonatori d’ottoni avvolti nei mantelli

Kufstein va orgogliosa delle sue tradizioni. Il Mercatino di Natale, una cui appendice è ospitata nel parco urbano, è uno degli otto dell’Avvento Tirolese, dove la qualità fa rima con l’etica. Solo cose originali, come l’artigianato regionale, la gastronomia tipica locale, la musica offerta da musicisti della città, che suonano gli ottoni avvolti nei loro mantelli in ogni angolo di Kufstein. Nell’aria si respira il profumo del Glühwein, ovvero il vin brulé, che scalda le mani e i cuori nelle caratteristiche tazze in terracotta decorate, che dopo la festa restano un prezioso souvenir. Il trenino romantico, le giostrine, le stelle luminose. Tutto come in un mondo di fiaba. Nella fortezza il mercatino si snoda nelle varie parti della cittadella militare, compresi gli spazi riscaldati delle casematte ricavate nei bastioni dove è bello smarrirsi fra laboratori e bancarelle, osterie e punti panoramici, dove la città si può sbirciare dalle feritoie del maniero.

Anche i laboratori per bambini contribuiscono con fantasia a far rivivere le gioie delle feste di una volta. Il centro storico di Kufstein tutt’intorno è accogliente e informale, ma anche elegante grazie a una conservazione esemplare della facciate storiche del centro e a negozi che ripropongono la tradizione, come quella degli splendidi costumi tirolesi di taglio sartoriale. Anche al vicino Thiersee, bel laghetto alpino, si tiene un famoso mercatino di Natale.

La lunga storia del Festung è ben raccontata nel museo del castello. Come le storie personali di alcuni fra i più famosi prigionieri rinchiusi lassù, gli ultimi dei quali furono quelli che nell’800, nel periodo dei “moti”, avevano osato opporsi all’autorità del kaiser Francesco Giuseppe. Sono raccontate dalla mostra “La giurisdizione sotto gli Asburgo” ospitata nella Kaiserturm. Un pozzo profondo 60 metri e una passerella in legno rendono ancora più emozionante la visita al castello. Il Festung ospita eventi tutto l’anno.

Kufstein, ventimila abitanti, è bella anche nei suoi dintorni, arricchiti da otto pittoreschi villaggi (Ebbs, Erl, Bad Häring, Langkampfen, Niederndorf, Niederdorfberger, Schwoch, Thiersee) che con i cinque laghetti che sorgono alle prime pendici della montagna (Hechtsee, Thiersee, Bananensee, Stimmersee e il minuscolo laghetto di sorgente di Erl, alimentato dalla Blaue Quelle) sono lo scenario giusto per tante escursione o semplici passeggiate.

Aprono i bizzarri Krampus, chiudono le “Mille Luci”

Nel periodo natalizio ci sono altri due momenti forti: la festa di Santa Claus che ha per protagonisti i Krampus, figure demoniache e bizzarre, le cui danze esoteriche animano i vari paesi e incutono anche una carte paura fra grandi e piccini con le loro danze davanti al fuoco, prima dell’arrivo di San Nicola (Santa Claus) che riporta il bene. Altro momento importante è il Festival delle Mille Luci, che si tiene a Kufstein dal 3 al 5 gennaio. Dall’imbrunire la piazza e il centro storico si illuminano di candele, lanterne e torce. Nelle verande compaiono tanti lumi e la luce fioca delle fiammelle rende ancora più suggestivo il centro storico..

Ma di riflessi cristallini Kufstein vive tutto l’anno grazie alla Riedel Glas, vetreria che da quasi 70 anni produce calici di cristallo soffiato a mano di rinomanza internazionale. Autentici capolavori dedicati, ciascuno, a un vino diverso, che oggi ritroviamo nelle migliori tavole del mondo. Una storia, quella dei Riedel, che ha 270 anni di tradizione alle spalle, nata in Boemia e proseguita in Austria dopo la drammatica parentesi bellica. Valter Riedel visse dieci anni di prigionia in Siberia e fu il figlio Claus Josef a far ripartire l’attività studiando calici ottimizzati per ogni tipologia di vino. Il figlio di lui George portò l’azienda all’affermazione internazionale. Oggi il nipote Maximilian prosegue l’attività e apre le porte dell’azienda ai visitatori che possono ammirare da vicino l’opera dei maestri vetrai che creano arte ogni giorno.

Info: adventintirol.at – kufstein.com

Immagine in apertura: Tirol.at