GWTO: La Global Wine Tourism Organization presentata per la prima volta in Italia

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La Global Wine Tourism Organization (GWTO) o l’Organizzazione Mondiale di EnoTurismo (OMET) fa il suo esordio sul grande palcoscenico del TTG il 15 Ottobre h 10.30 (Eatxperence Arena – Pav. C4), dopo neanche un anno di vita. In una tavola rotonda tenutasi di recente agli operatori di AgriTravelExpo, Concetta D’Emma – Delegata Comunicazione per l’Italia e Glocal Storyteller Expert per il Corporate – e Paola Puzzovio – prima Country Manager Italia – hanno incontrato i diversi operatori del territorio per presentare per la prima volta in Italia la neonata Global Wine Tourism Organization (GWTO) oppure Organizzazione Mondiale dell’EnoTurismo (OMET), insieme alla sua visione e mission. Hanno voluto conoscere tutti gli attori del territorio, chiedendo loro quali fossero già i loro punti di forza, e quali quelli su cui si deve lavorare, con lo scopo di comprendere come un’organizzazione internazionale come questa possa aiutarli a sviluppare e valorizzare ancor di più le destinazioni che hanno a che fare con il Turismo del Vino. Paola Puzzovio ha presentato il progetto sull’EnoTurismo Italiano con la GWTO mettendo in evidenza due punti principali: 

  1. l’importanza delle reti di relazioni internazionali grazie alle quali ogni membro avrà l’opportunità di interagire e condividere nuove strategie, attività, esperienze ed obiettivi;
  2. la figura del Sommelier Narratore come trade union fondamentale per un nuova visione della cultura enologica legata ai territori, da promuovere anche a livello internazionale e per questo supportata dalla GWTO Acadedmy.

Concetta D’Emma ha presentato i punti principali del piano di comunicazione della GWTO in questa fase iniziale:

  1. verranno raccontate e presentate le persone che stanno dietro la GWTO, in una maniera molto autentica e “umana”, uscendo dagli schemi “vecchio stampo” più rigidi e formali, mostrando invece la volontà di essere realmente vicini agli operatori, perché in fondo si tratta di “B2P” (Business to People); 
  2. i singoli membri avranno a disposizione una rete internazionale di professionisti della comunicazione a supporto della promozione, della comunicazione e della visibilità di ognuno;
  3. le prime case-history italiane verranno presentate e raccontate a livello internazionale;
  4. tutti i membri a livello mondiale, verranno raccontati anche in funzione dei 17 Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), attraverso tre fasi: una in cui gli operatori prendono innanzitutto consapevolezza di quali obiettivi stanno già adempiendo, la seconda in cui iniziano a scoprire come valorizzare, comunicare e promuovere ciò che di bello e utile già fanno; la terza in cui iniziano a pianificare e strutturare ogni singola attività collegandola direttamente ai 17 obiettivi sostenibili.

Secondo Raffaella Castagnini, responsabile della promozione Camera di Commercio Bergamo, le difficoltà maggiori si hanno su due fronti: il coinvolgimento di aziende e professionisti quando si tratta di formazione e poi il coinvolgimento per la promozione delle diverse realtà e del territorio, per esempio durante la partecipazione a fiere. Secondo Demetrio Tomasoni, Sales&Marketing Manager VisitBergamo, potrebbe essere necessario e utile un coordinamento con una regia centrale, che possa aiutare a dettare i tempi e una direzione comune per tutti. Secondo Klaus Ehrlich, Direttore Generale Confederazione Europea Turismo Rurale “semplificare” é la parola d’ordine, ovvero bisogna rendere semplici le cose agli operatori, sia le procedure sia una comunicazione più vicina a loro e non troppo “alta”.

Durante i tre giorni di fiera, Concetta D’Emma e Paola Puzzovio hanno avuto la possibilità di confrontarsi con tutti gli operatori e produttori presenti, ed è emersa da parte loro l’esigenza di avere anche nuove opportunità di conoscersi tra di loro attraverso degli incontri dedicati. 

Cosa è GWTO

La Global Wine Tourism Organization è una rete internazionale di conoscenza (GWTO Academy) e imprenditorialità (GWTO Membership), che integra sia il settore pubblico che quello privato, al fine di contribuire allo sviluppo socio-economico delle destinazioni EnoTuristiche. Il tutto, é strutturato all’interno di un quadro di governance inclusivo, solidale e sostenibile in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

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