La Metapittura di Raimondo Galeano

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la Metapittura di Raimondo GaleanoLa Metapittura di Raimondo Galeano e stata presentata a Milano – Fuorisalone, Magna Pars, dal 17 al 22 Aprile – per una preview che la curatrice, Annalisa Bianco, ha deciso di proporre al pubblico e ai collezionisti europei in vista della mostra personale che si terrà a New York il prossimo Autunno, nei nuovi spazi di South Port Street.
Raimondo Galeano, pittore calabrese che vive ora a Bologna, è un artista maturo che ha scelto di percorrere un itinerario creativo di estrema singolarità, in cui coesistono arte, tecnica e conoscenza in un insieme indistinguibile. Lui e la Sua Arte vanno infatti oltre i confini tradizionali – da ciò Metapittura – che l’uso del Colore e della sua resa alla Luce hanno da sempre imposto a tutti coloro che ci si sono misurati e che hanno ingaggiato con Essi una lotta titanica, tipica dell’Uomo contro le Forze della Natura e mai risolta.
Nel Suo laboratorio/officina Galeano ha piegato la Luce ai Suoi intenti, accumulandola sulla tela con un procedimento di sapore alchemico raggiunto, dopo lunghe sperimentazioni, in una ricerca in divenire, mai conclusa.
E il risultato rovescia ciò che la Pittura è stata sino ad oggi, Colore e Luce – entrambi oltraggiati oltremodo in Musei ed Esposizioni dove  improvvide illuminazioni stravolgono gli effetti voluti dagli Artisti: la Metapittura di Galeano  rivela la Sua Essenza in assenza di Luce, cosa mai avvenuta prima.Così come non è mai avvenuto che un Dipinto possa essere modificato temporaneamente dal Suo Osservatore con l’uso della Luce e tornare poi ad essere ciò che l’Autore ha deciso che fosse.Raimondo Galeano, Artista, Scienziato e Alchimista, ripropone con la Sua Metapittura, da Uomo della Magna Grecia, antichi saperi andati persi?
Mai lo sapremo.
Artista, in quanto la sua opera, pregna delle sue umane attività, è ricca di valori etici ed estetici, il cui mutare con le condizioni ambientali – un unicum di Galeano – li perpetua in un continuo rimando, ponendo l’osservatore di fronte a un quadro mutante, fonte perpetua di indagine interiore e di riflessione profonda.
Scienziato, in quanto il risultato della sua arte è il frutto di conoscenze specifiche e stratificate, necessarie al conseguimento del peculiare risultato voluto da Galeano, un risultato ottenuto fondendo l’arte e la ricerca tracciando così un percorso mai seguito e aprendo una via che lascia ampi spazi di esercitazione, confronto e rielaborazione.
Alchimista, in quanto il mescolamento degli elementi – dal greco tardo bizantino chimèia – ha dato la Metapittura, una pittura che vive, ereticamente, senza luce e senza colore: il crogiolo di Galeano ha reso l’al kimikià araba, la pietra filosofale pittorica.
L’Armonia, intrinseca componente dell’arte, vive nell’equilibrio degli opposti – come insegnava il suo antico conterraneo Pitagora – e Galeano fa coesistere in tale modo luce e buio rendendo così la sua cifra, il suo vessillo, così come il bianco ed il nero sull’insegna dei milites Tempi, anch’essi detentori di iniziatici saperi sapienziali.

La Metapittura di Raimondo Galeano a New York, in programma per l’autunno 2018, nasce dalle radici mediterranee dei tre protagonisti – l’Artista, la Curatrice, il Mecenate – che, così come gli antichi Achei si sono portati sulle rive italiche dello Jonio, hanno attraversato il mare Oceano per condurre la loro arte, questa, sulle rive dello Hudson, dentro a New York.
Lo spazio, realizzato e messo a disposizione da Eraldo Vittorio Barletta – il mecenate, affermato costruttore e risanatore con la passione per l’arte – è locato in un’area della città che vuole diventare un nuovo punto d’incontro della comunità dopo esserne stata un centro produttivo e di scambi commerciali. L’arte di Galeano sarà presente in modo permanente e lì l’artista produrrà anche in residenza, per trasporre sui supporti la sua energia creativa, mediata ed integrata da quella del posto.
La proposta espositiva sarà curata senza soluzione di continuità da Annalisa Bianco, in modo che il visitatore sia sempre aggiornato sull’opera di Galeano e sulle sue più recenti realizzazioni, integrandola con scelte organiche e di altra arte in un fil rouge di conoscenza e approfondimento.

Annalisa Bianco, avvocato, è la curatrice, ideatrice e promotrice del progetto che porterà la Metapittura di Galeano ad essere costantemente presente al di qua ed al di là dell’Oceano Atlantico.
Professionista appassionata, ha portato in quest’aspetto delle sue attività il medesimo spirito di attenzione e di probità applicato sempre nella ricerca della verità, fine ultimo ed unico dell’azione forense.
Ed è stata questa verità, trovata nell’arte pura di Galeano – un’arte senza compromessi – a coinvolgerla senza riserve nell’ambiente artistico, apponendovi il suo originale contributo e le sue non comuni dedizione e generosità.
Proveniente da una terra dove forza, bellezza e mito sono un tutt’uno, ha trasposto e reinterpretato questo suo patrimonio genetico nella curatela di Galeano, occupandosene da alcuni anni con soddisfazione reciproca fino a giungere a un traguardo voluto da molti e raggiunto da pochi, com’è quello della Biennale d’Arte di Venezia.

Info: www.raimondogaleano.it