Viaggiatori italiani tra desiderio di sostenibilità e vincoli lavorativi e scolastici

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Secondo una indagine commissionata all’Istituto Kairos nel 2023, l’83% dei viaggiatori vorrebbe ridurre le proprie emissioni di CO₂ durante il prossimo viaggio e si dice disposto a scegliere il treno al posto dell’aereo (74%). Permangono, però, alcuni ostacoli a una vera e propria transizione al viaggio responsabile

Evaneos, pioniere del turismo d’impatto, svela i risultati dell’indagine demoscopica condotta per analizzare  comportamenti e intenzioni di viaggio degli italiani, realizzato con l’istituto Kairos nel maggio 2023 (1.010 intervistati, metodo CAWI, campione 18+ sull’intero territorio nazionale). Lo studia consegna il ritratto di un viaggiatore sensibile e attento ai temi ambientali, disponibile a sperimentare mezzi di trasporto più rispettosi dell’ambiente (come il treno) e ad aumentare il proprio budget pur di essere sostenibile, ma frenato da almeno due ostacoli: disponibilità di tempo e ferie, rigidità del calendario scolastico. In sostanza: oltre l’81% degli intervistati ritiene di vivere in una società che non incoraggia il turismo responsabile, spesso proprio a causa di questi 2 ostacoli combinati.

Emerge pertanto che solo alcune scelte sono totalmente dipendenti dal viaggiatore, mentre altre sono soggette a vincoli esterni, in particolare quelli rappresentati dalle politiche di concessione delle ferie da parte delle aziende, che spesso non consentono di accorpare 4 settimane e rendono sconveniente scegliere mezzi lenti (ma più sostenibili) come il treno, e dal calendario scolastico, che scoraggia viaggi al di fuori dell’alta stagione.

Per contro l’84% dei genitori italiani è convinto che viaggiare più spesso al di fuori di periodo di vacanze scolastiche eviterebbe il turismo di massa (con le sue pesanti ripercussioni ambientali e sociali) mostrando quindi un alto livello di consapevolezza sugli impatti dell’overtourism, e il 60% di loro ha pertanto portato i propri figli in viaggio anche al di fuori del periodo di vacanze scolastiche.

 

Spendere di più per viaggiare più responsabilmente

A essere disposti a spendere di più non sono solo i residenti al Nord e nelle regioni più ricche, ma si registra una propensione equamente distribuita lungo la Penisola, con valori equiparabili in regioni come Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, che mostrano valori in alcuni casi persino maggiori di regioni come Lombardia e Piemonte.

 

Lavoro e viaggi: settimana corta e ferie più flessibili per un turismo più responsabile

Il 76% degli italiani intervistati è convinto che una settimana lavorativa strutturata su 4 giorni favorirebbe la scelta di mezzi di spostamento più ecologici, ancorché più lenti come il treno, permettendo di compensare la minor velocità di spostamento con un maggior tempo a disposizione.

Il 24% degli italiani intervistati vorrebbe viaggiare per almeno 4 settimane in estate, ma il datore di lavoro lo vieta. Il 50% sostiene, inoltre, che i datori di lavoro dovrebbero accettare richieste di ferie in qualunque periodo dell’anno, indipendentemente dall’attività svolta dal collaboratore all’interno dell’impresa. Questo dato registra la difficoltà dei lavoratori italiani nel programmare le ferie in periodi diversi dalla classica finestra agostana, possibilità che gli garantirebbe di impattare meno su territori e comunità in periodi di grande afflusso e di ridurre la spesa viaggiando in bassa stagione.

 

La scuola è un ostacolo in più, ma ha anche un ruolo cruciale

Gli italiani riconoscono al viaggio un innegabile ruolo educativo per i bambini e i ragazzi. In particolare gli riconoscono la capacità di generare vantaggi per l’apprendimento: il 94% ritiene che viaggiare stimoli la curiosità dei bambini e il 77% ritiene addirittura che i bambini imparino di più scoprendo il mondo e viaggiando piuttosto che stando seduti in classe. Tuttavia, ci sono ostacoli reali: per l’89% dei genitori italiani che lavorano è difficile prendere ferie compatibili con il calendario delle vacanze scolastiche.

Il 78% degli italiani ritiene però che il sistema educativo abbia un ruolo da svolgere nell’incoraggiare le famiglie a viaggiare in modo più responsabile e un modo per farlo è rimodulare il calendario delle vacanze, facendole iniziare in settimana anziché il venerdì sera e facendole terminare dopo la domenica. Un allungamento in questi termini permetterebbe l’uso di mezzi di spostamento ecologici come il treno. Si è espresso in questi termini il 75% dei genitori intervistati.  

Infine il 74% sostiene che il sistema educativo italiano dovrebbe autorizzare una quota di giorni di viaggio per consentire agli studenti di viaggiare di più con i genitori, al di fuori delle vacanze scolastiche.

Emerge inoltre come il oltre il 90% dei viaggiatori sia convinto che viaggiare responsabilmente possa dare un positivo contributo economico alle comunità che si stanno visitando.

Info: Evaneos.it

Foto by Depositphotos

 

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