Carezza, il lago dell’arcobaleno dove si “ascolta” il vento

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Si chiama “Mindfulness.Latemar” ed è un percorso immersivo per catturare l’anima della natura. L’esperienza arricchisce le proposte dell’area turistica della Val d’Ega, nel cuore delle Dolomiti Unesco. Fra le novità anche la lezione in un maso per apprendere i segreti dei canederli

Ascoltare il vento per coglierne anche le più infinitesime vibrazioni, che diventano musica quando la brezza lieve accarezza le fronde degli alberi… Gli aghi dei pini producono un suono, quelle dei larici un altro, i faggi un altro ancora. Sinfonie della natura che abitualmente non ci fermiamo ad “ascoltare” e a fare nostre. Come sfiorare con le dita il muschio, i fili d’erba, il tronco rugoso di un abete. Come odorare la resina, che può diventare anche balsamo per il cuore. O fissare il mondo di rocce che abbiamo davanti, per smarrire lo sguardo su ombre e penombre, profili aguzzi, colori che cambiano a seconda delle ore del giorno… Il tutto per lasciare andare i sensi in libertà e scoprire quanto la sintonia con la natura può stimolarli, per regalarci emozioni, sensazioni inusitate, benessere…

Si chiama “Mindful.Latemar” ed è un’esperienza alternativa e nuova che in Val d’Ega va ad arricchire una proposta turistica già ricca di suo, per il contesto naturale, innanzitutto. Contesto che gode a piene mani della bellezza del Latemar, del Catinaccio, del lago di Carezza…

Nuove sintonie sui luoghi della rinascita sopravvissuti a Vaia

Mindful.Latemar è il primo sentiero immersivo di Mindfulness realizzato sulle Alpi. Si trova a Obereggen lungo il sentiero circolare realizzato sul monte Golfrion, a 1872 metri di altitudine. E’ nato su un’altura che è simbolo del “dopo Vaia, la tempesta che nell’ottobre del 2018 spazzò via tutti gli alberi. Il luogo stesso è simbolo di resilienza e di rinascita. Il percorso di consapevolezza è stato ideato dallo psicologo del benessere e istruttore Thomas Bernagozzi, milanese ormai trapiantato in Alto Adige: prevede 18 esercizi di Mindfulness lungo un percorso facile ma intenso.  Oltre il portale ci si immerge in un percorso di meditazione sorprendentemente liberatorio che risveglia i sensi fuori dagli schemi e permette di connettersi con gli elementi della natura. Il tutto all’ombra dell’imponente Latemar. Un’esperienza di osservazione, di cammino, di respirazione, di riequilibrio interiore… Due ore che volano e portano “lontano”, in una condivisione di riflessioni che toccano l’anima. Alla fine si affida a un sasso un messaggio…

Siamo nel cuore delle Dolomiti, invidiato patrimonio Unesco, ai piedi di monumenti di roccia come il Catinaccio – Rosengarten (bello il nome in tedesco: giardino delle rose, a simboleggiare i colori cangianti di questo mondo dolomitico, specie al tramonto) e il Latemar. Lo Sciliar è vicino. Qui si fa turismo tutto l’anno, sarebbe un peccato ridurre le stagioni perché la bellezza non va mai in vacanza: si concede sempre a chi la cerca con animo rapito.

Anna Maria, dal suo orto una cucina tipica da “imparare”

Ma le proposte alternative portano anche in una dimensione “materiale”, persino golosa… Come imparare a fare i canederli in un maso. Anna Maria Gall del Maso Kronlechnerhof di Nova Levante è un’agricoltrice per passione e poi il “mestiere” di mamma e poi di nonna l’ha fatta diventare anche un’ottima cuoca. Nel suo maso, vicino alla falegnameria dei figli, vengono allevati diversi animali e d’estate l’orto di casa offre diversi tipi di verdure. Dopo un breve giro nell’orto e nel maso, c’è la lezione” sui canederli, dove ognuno può dilettarsi a seguire gli insegnamenti di Anna Maria per concedersi alla fine il piacere di assaggiare le sue e le proprie creazioni. Gli ingredienti sono semplici: pane secco, formaggio, erba cipollina, porro, prezzemolo, burro, uova e speck, con le varianti della rapa rossa, degli spinaci o della zucca. Dopo avere fatto polpette, i canederli sono pronti per la cottura (Anna Maria li cuoce al vapore per 20 minuti), per essere conditi col burro e col formaggio, accompagnati dalla gustosa insalata del suo orto.

Riavvolgiamo il nastro e ricordiamo dove siamo: cuore delle Dolomiti, area patrimonio Unesco. Un mondo di rocce famose in tutto il mondo. Rocce pallide durante il giorno sotto la luce del sole, rosa al tramonto. Uno spettacolo da contemplare: si estende per 142mila ettari. Il Catinaccio e il Latemar si stagliano sulla ridente valle, mentre l’imponente gola del Bletterbach scava nelle rocce ai piedi del Corno Bianco, mettendo a nudo intere ere geologiche. Con i Parchi Naturali Sciliar-Catinaccio, Fanes-Sennes-Braies, Tre Cime e Puez-Odle, i monumenti dolomitici della Val d’Ega fanno parte delle Dolomiti dell’Alto Adige, un’eredità lasciata alla Terra che è unica al mondo.

La leggenda della ninfa corteggiata che sparì fra le acque

In questo Eden brilla una gemma: un lago dai mille colori, nato da una leggenda. Ci viveva una bellissima ninfa, il cui canto fece innamorare uno stregone che per conquistarla chiese aiuto a una strega. Questa gli consigliò di travestirsi da venditore di gioielli, stendere un arcobaleno tra i massicci dolomitici dal Catinaccio al Latemar, per poi raggiungere il lago e rapire l’amata. La ninfa rimase estasiata di fronte all’arcobaleno colorato di gemme preziose, ma poi si accorse della presenza del mago e si immerse nuovamente nell’acqua per non farsi vedere mai più. Lo stregone, distrutto dalle pene d’amore, strappò l’arcobaleno dal cielo, lo scaraventò a terra e gettò le pietre preziose nell’acqua. Nacque così la fama del Lago di Carezza,  il Lago dell’Arcobaleno, famoso per le sue acque turchesi e la splendida cornice montuosa delle Dolomiti. Un luogo che attira visitatori da tutto il mondo…

Ora i Törggelen, poi lo sci.  Qui è vacanza tutto l’anno

Siamo a una trentina di chilometri da Bolzano: Carezza è anche un paesino sulla strada del passo Costalunga. Vi partono tante escursioni a piedi e in bicicletta e d’inverno è l’area sciistica per famiglie più soleggiata dell’Alto Adige. Oltre 90 chilometri di piste innevate, impianti di risalita con 500 chilometri di sentieri tracciati, boschi, rifugi e malghe. Tre comuni (Nova Ponente, Nova Levante e Cornaredo all’Isarco) e sette paesini: ottomila abitanti. Per gli amanti della neve c’è l’imbarazzo della scelta fra due aree Dolomiti Superski, Latemar a Obereggen e Carezza. Ci sono anche 80 chilometri di piste da sci di fondo e 160 di sentieri escursionistici invernali battuti, 150 di escursioni con le racchette da neve, 3 piste da slittino e 2 snowpark. Ma la Val d’Ega significa vacanza tutto l’anno, con escursioni guidate lungo i suoi sentieri, 4 vie ferrate, 210 tracciati per le mountain bike, e poi il bike park, oltre a due campi da golf. E tante altre cose da fare, come un’esperienza allosservatorio astronomico o il Törggelen nei masi in questo periodo d’autunno, con castagne, vino nuovo, speck e krapfen.Tante le passeggiate comode e i punti suggestivi. Tra le novità c’è la Laurins Lounge, punto panoramico a duemila metri, moderno rifugio con ottima cucina e una terrazza con vista mozzafiato, raggiungibile comodamente con la moderna cabinovia “König Laurin” da Nova Levante. Il viaggio con vista spettacolare sulle Dolomiti già da solo merita, perché non capita tutti giorni di poter toccare il cielo con un dito. Al cospetto delle rocce colorate più belle del mondo…

Info: obereggen.com/it/mindfullatemar