Il mistero dei venti in un libro raffinato

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Il vento non è solo un fenomeno atmosferico. È un mistero che interroga l’uomo da sempre, è il respiro vitale su cui si fondano leggende e cosmogonie, motore invisibile della storia. È stata la sua esistenza, infatti, a permettere all’uomo di solcare i mari e conoscere nuove terre, rendendo possibile la navigazione; ed è stato proprio nelle repubbliche marinare che si è diffusa l’immagine universale della Rosa dei Venti, le cui losanghe si aprivano in trentadue direzioni e il cui centro probabilmente era l’isola di Malta. Con questo Piccolo libro dei venti Enrico Gurioli offre al lettore la sua particolare visione del vento, arricchendola con informazioni curiose, storie poco note e suggestioni liriche, ricostruendo i piccoli e grandi eventi di cui è stato protagonista da tempi di Omero ai nostri giorni. Una lettura agile, godibile come la carezza dello scirocco nelle sere d’estate.

 Ecco la prima pagina tratta dal libro:

 ‘Il vento si sente, si ascolta; non si vede. Nessuno lo ha mai visto, il vento. Semmai ha visto i danni provocati dalla sua forza, dalla sua velocità, dalla sua furia.

I marinai lo sentono, lo sanno distinguere, decifrare e come i poeti lo sanno descrivere e raccontare con poche parole. Per Cristina Campo “sulla lucida trasparenza di un vento; l’oro dell’onda risplende delle sue nitide maschere; sul fine rinnovarsi delle sabbie le sue leggende s’iscrivono tenaci”1. E il contraccolpo profondo alla ragione suscitato da quella definizione di “lucida trasparenza” che ti fa raccontare il vento come un pensiero di una immagine mossa. “Io sono pazzo soltanto col nord-nordovest; se il vento soffia da sud, so distinguere un airone da un falco” farà dire William Shakespeare al suo Amleto.

Il forte vento fa parte di alcuni dei fenomeni atmosferici che possono incidere negativamente sui sensi dell’uomo. Il rituale misterioso con cui si formano queste masse d’aria in movimento resta tale anche dopo una loro complessa spiegazione scientifica: nessuno e mai riuscito a completarne l’essenza attraverso formule matematiche o a ingabbiarle in rigorose teorie logiche per renderle riproducibili nella loro forza. Si sa da dove arrivano ma non dove vanno a finire. Improvvisamente smettono di respirare. Cessano di esistere e tutto sembra tornare come prima’.

 

Enrico Gurioli è giornalista e autore di mare. Collaboratore a contratto di «Qn», «Il Resto del Carlino» e «Times of Malta», ha scritto Vespucci: la nave più bella del mondo (De Agostini 2006), giunto alla quarta edizione e tradotto in lingua inglese; Longanesi Cattani. Il miglior Comandante fra i Comandanti migliori (Mursia 2008); Ti regalo il mare. Viaggio in Mediterraneo, Il mare in cucina e A bordo di un sogno (Gribaudo 2010); e Torri costiere del Mediterraneo (Gribaudo 2011). Ha inoltre pubblicato il saggio Il lessico nei traffici via mare e storie di finanzieri e contrabbandieri per il Comando generale della Guardia di finanza, presentato nel 2007 nelle ambasciate italiane nel mondo. Nel 2012 è uscito per Pendragon il suo saggio Barche amorrate. Dino Campana. La vita, i canti marini e i misteri orfici, di cui l’antologia di testi campaniani legati al mare, I canti marini (2013) è il naturale completamento.

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