Il grande dilemma dei viaggiatori del 2023: risparmio o sostenibilità?

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Uno studio condotto da Booking.com mette in luce come quest’anno l’incertezza economica stia influenzando in modo significativo le scelte inerenti viaggi e sostenibilità

La ricerca pubblicata dal sito Booking.com nella primvaera di quest’anno, che contiene approfondimenti raccolti su oltre 33.000 viaggiatori in 35 Paesi e territori, evidenzia il dilemma davanti a cui si trovano i viaggiatori nel momento in cui sono costretti a scegliere fra tagliare i costi o provare a fare scelte più sostenibili. In un momento di generale incertezza globale, viaggiare in modo più sostenibile continua a essere una priorità, come dimostrano più dei tre quarti (79%) delle persone che pensano che sia necessario agire ora e fare scelte più sostenibili per salvare il pianeta per le generazioni future. Più della metà dei viaggiatori (61%) pensa che la situazione ambientale peggiorerà nei prossimi sei mesi, ma l’81% crede che anche l’attuale crisi riguardante il costo della vita peggiorerà.

Con l’aumento dell’inflazione, quasi la metà dei viaggiatori è obbligata a dover scegliere tra sostenibilità e prezzi, e il 50% ritiene che le opzioni di viaggio più sostenibili siano troppo costose (+40% rispetto ai dati del 2022 di Booking.com). Poco più della metà delle persone vorrebbe sconti e incentivi per chi sceglie opzioni amiche dell’ambiente (+45% rispetto al 2022), mentre il 35% sarebbe incoraggiato a viaggiare in modo più sostenibile se ricevesse punti fedeltà da utilizzare per ottenere vantaggi e sconti extra sui siti di prenotazione.

Non sono solo i prezzi a rappresentare un ostacolo ai viaggi più sostenibili. Le barriere, infatti, sembrano più alte che mai e vanno dall’avere dati limitati alla scarsa disponibilità di opzioni. Più della metà (53%) dei viaggiatori ritiene che non ci siano abbastanza opzioni di viaggio sostenibili, mentre il 75% vorrebbe che le compagnie di viaggio offrissero scelte più sostenibili (dato in crescita rispetto al 71% del 2022). Nonostante le buone intenzioni, il 45% dei viaggiatori non sa dove trovare opzioni più sostenibili. Per esempio, il 77% cerca esperienze autentiche che siano rappresentative della cultura locale, ma il 41% non sa come o dove trovare questi tour e quelle attività che possono contribuire alla comunità locale.

Risulta evidente un concreto interesse per soluzioni più sostenibili. I viaggiatori affermano di fare già la loro parte attraverso piccoli gesti, sia a casa che durante i viaggi: il 73% degli intervistati abitualmente usa borse della spesa riutilizzabili, l’80% fa la raccolta differenziata e il 54% usa borracce per l’acqua; in viaggio, invece, il 70% delle persone spegne l’aria condizionata quando non si trova nell’alloggio prenotato (+37% rispetto al 2022), il 65% riutilizza lo stesso asciugamano più volte (+33%) e il 54% usa una borraccia riutilizzabile (+34%).

Quando si tratta dei trasporti, il 47% organizza le proprie visite turistiche in modo da poter camminare, andare in bicicletta o prendere i mezzi pubblici, mentre il 45% viaggia al di fuori dell’alta stagione per evitare la folla, entrambi dati in aumento del 34% rispetto al 2022. I viaggiatori concordano anche sul fare acquisti in negozi locali durante la propria vacanza, con il 47% intenzionato a supportare i piccoli negozi indipendenti.

Con la crescente ansia climatica, i viaggiatori stanno diventando consumatori sempre più responsabili da molti punti di vista, anche nella scelta degli alloggi, come dimostrano i due terzi (76%) dei viaggiatori desiderosi di lasciare i luoghi che visitano meglio di come li hanno trovati. Le persone adottano sempre più un approccio rigenerativo al viaggio e cercano vacanze che abbiano il massimo impatto positivo, oltre a garanzie credibili al momento della prenotazione per l’intera esperienza di viaggio.  Ad esempio, ora i viaggiatori possono filtrare facilmente i risultati di ricerca delle auto a noleggio per trovare rapidamente veicoli elettrici. Oppure possono scegliere una delle oltre 500.000 opzioni più sostenibili per il prossimo soggiorno, indipendentemente dal tipo di alloggio. Quasi due terzi (65%) si sentirebbero meglio a soggiornare in un alloggio specifico se sapessero che ha una certificazione o l’icona che li identifica come più sostenibili, mentre il 60% vuole filtrare le opzioni disponibili per vedere quelle con una certificazione sostenibile la prossima volta che prenotano.

Per rispondere a tali necessità, il settore dei viaggi deve adattarsi per soddisfare le aspettative di questi consumatori più consapevoli, per accogliere il terzo (30%) delle persone che cerca sempre marchi che promuovano la sostenibilità, così come il 73% di chi vuole sapere di più sul motivo per cui alcune opzioni sono riconosciute come più sostenibili (per esempio quelle che usano l’illuminazione a LED ad efficienza energetica o servizi igienici a basso consumo idrico). Tuttavia, più di una persona su quattro (58%) oggi non si fida del fatto che le opzioni di viaggio indicate come sostenibili lo siano veramente.

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