La Primavera Slow nell’area del Delta

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Fu dove il ponte di legno

mette a Porto Corsini sul mare alto

e rari uomini, quasi immoti, affondano

o salpano le reti.

Poi seguimmo il canale fino alla darsena

della città, lucida di fuliggine,

nella bassura dove s’affondava

una primavera inerte, senza memoria.

E qui dove un’antica vita

si screzia in una dolce

ansietà d’Oriente,

le tue parole iridavano come le scaglie

della triglia moribonda.

Le rapide, intense pennellate della lirica montaliana ti attraversano lasciandoti la sensazione di una carezza durevole. Mi rievocano le soffuse atmosfere di nebbie, foschie e brume dell’autunno e dell’inverno, le assolate pianure senza fine, rimarcate da pochi slanci verticali, un campanile, una torre d’acquedotto, una ciminiera o anche dai residui e rari rilievi che furono un tempo cordoni dunali, gli argini che si rincorrono al fianco di fiumi e canali, il risveglio rigoglioso, lucente della primavera quando l’aria è frizzante e il cielo terso, la quiete e i silenzi rotti soltanto da un frullo d’ali. E poi le valli, le pinete litoranee, le saline, infine l’Adriatico che lambisce queste terre ferraresi e ravennati. Colori, profumi, suoni, odori, sapori; cultura, arte, fede, sogno, poesia. Tutto distinto e tutto insieme. Da Mesola a Comacchio, a Ravenna, a Cervia e, più all’interno, ad Argenta e Ostellato, questo è il palcoscenico (parte di una Riserva MaB Unesco che abbraccia unitariamente il Delta del Po) sul quale ancora una volta DELTA 2000 manda in scena la sua Primavera Slow, evento, o meglio un caleidoscopio di eventi, che anno dopo anno, dal 2004, si ripropone, attuale, coinvolgente, senza l’ombra di una ruga.

L’insediamento del Delta del Po detto “antico” o “fossile” – quello chiamato “attivo” è quasi per intero in provincia di Rovigo – si offre, generoso e gioviale com’è il carattere dei suoi abitanti, al godimento di chi lo visiterà dal 17 marzo al 24 giugno: escursioni con la bicicletta, in barca, a cavallo, a piedi o con l’ausilio di un mezzo a trazione integrale, alla scoperta di ambienti, di vegetazione, di fauna, in specie di avifauna, d’imprevista, ineguagliabile bellezza. Paesaggi peculiari e biodiversità saranno di casa. Il bello della sorpresa è che essa rimanga tale anche in futuro. Oggi quello che vediamo è così perché chi è venuto prima ha rispettato, conservato, amato. Ricordiamocene.

Ogni manifestazione ha un momento clou. Primavera Slow presenta la IX edizione della Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico (Comacchio 28/4-1°/5) con un programma suadente, denso di appuntamenti, momenti d’incontro e  confronto, proiezioni e immagini, emozioni. Primavera Slow e la Fiera sono occasioni da non perdere. Davvero.

Info: www.primaveraslow.it