Dal produttore al consumatore ecco Borgoluce, un’esperienza illuminata nella ‘marca trevigiana’

0

Borgoluce, rinomata azienda agricola e viti-vinicola della famiglia Collalto, ha esordito nel 2008 con questo brand per esprimere un modo nuovo di coltivare e produrre: un’iniziativa imprenditoriale delle contesse Ninni e Caterina e della loro madre Trinidad, Principessa di Collalto e San Salvatore.

Tra Venezia e le Dolomiti, Borgoluce si estende su un’area di 1000 ettari a Susegana in provincia di Treviso: è una terra dove la genuinità è davvero tracciabile, fatta di allevamenti allo stato brado, con prati dove cavalli, bovini, suini e pecore crescono liberi secondo natura; colline in cui vigneti si alternano a boschi e pascoli; pianure coltivate a mais, frumento e orzo; noceti e melograni.

 

Lodovico Giustiniani, marito di Caterina Collalto, è manager dell’intero complesso. Prendendo le mosse dall’esperienza del passato, visivamente rappresentato dal Castello di San Salvatore che domina da un colle il territorio su cui si estende a perdita d’occhio l’Azienda, l’attività di questo ramo dei Collalto si è evoluta in una dimensione di ampio respiro, coraggioso ed etico esempio di illuminata gestione del territorio, cui non a caso alla presentazione della nuova Vineria Borgoluce, il 16 novembre scorso, è andato il plauso dei pubblici amministratori.

 

L’Assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner

Dialogando con Ninni Collalto Facchinetti, che ha presentato il raggiungimento di quest’ultima tappa, il Sindaco di Susegana Vincenza Scarpa e l’Assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner hanno infatti messo in risalto che dopo queste apprezzate realizzazioni private,  occorrerà attrezzarsi per reggere l’impatto dell’afflusso turistico; esso promette di crescere in maniera significativa, perché tali offerte arricchiscono il territorio e sono già state accolte, come dimostra la presenza di tanta gente nelle strade e sui sentieri della zona. Grande importanza avrà l’attività di visita e formazione già in essere, che ci si ripropone di ampliare.

Tra le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Siamo nel cuore della marca trevigiana, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, divenute per volere dell’Assemblea UNESCO il 7 luglio 2019 il 55° sito italiano “Patrimonio dell’Umanità”. Dall’ambito prettamente agricolo, sempre attento alle “vocazioni” tradizionali del territorio (i vigneti nella fattispecie), si è giunti qui ai migliori progressi dei nostri tempi per una salvaguardia dell’ambiente, meritevole di essere preservato, nel carattere del paesaggio e delle costruzioni che vi insistono, molte contrassegnate, come usava in passato, coi “colori” dei proprietari.

Ambiente – energia – alimentazione: tre entità, tre segmenti correlati nell’impostazione delle attività di Borgoluce, fanno parte della filosofia eco-friendly scelta come linea conduttrice per la creazione di un’impresa agricola capace di diversificarsi in varie direzioni: dall’allevamento dei bovini, dei bufali e dei maiali, all’ambito agroalimentare e dell’accoglienza, inverando una sorta di moderna autarchia, che rimanda idealmente, fatte le debite differenze, al mondo medievale. Ad esso ci riporta l’iconografia dei documenti d’archivio, che raffigura il feudo dei Collalto, le cui origini risalgono all’epoca longobarda.

La nuova cantina per affrontare i grandi mercati nel mondo

Punta di diamante dell’azienda agricola, la Cantina Borgoluce è stata completata alcuni anni or sono. L’enorme edificio destinato alla vinificazione, suddiviso in vari piani, fu costruito di sana pianta sul perimetro di un campo in precedenza coltivato a granturco, 13 metri sotto il piano di campagna, ma, grazie ad un apposito scavo laterale, dotato di un’intera parete finestrata. Ciò determina, è vero, la perdita di una parte della temperatura costante garantita dal sottosuolo, ma regala ai lavoratori il beneficio della luce naturale. Un’attenzione rara e preziosa oggi nel panorama delle cantine sotterranee, impressionanti opere di ultima generazione capaci di strappare ai visitatori un’ammirata sorpresa: tra loro molti stranieri sempre più attratti dal mondo dell’enologia per i suoi risvolti tanto tecnologici quanto d’impatto economico ed estetico.

Vicina a strade di grande comunicazione ma immersa nel verde, la Vineria Borgoluce, all’interno della cantina, unisce il fascino dello stabilimento dedicato alla lavorazione dell’uva a quello dei locali riservati agli ospiti. Perfetta per un pranzo romantico, un aperitivo diurno o una degustazione più approfondita accompagnata da una visita alla cantina di produzione, la Vineria offre ai visitatori un’occasione per stare insieme, rilassarsi e godere del paesaggio naturale. Come negli altri due punti di ristoro all’interno dell’Azienda, i prodotti locali sono protagonisti di piatti sfiziosi e stagionali proposti in abbinamento alle varie tipologie di Prosecco Superiore e vini fermi con il marchio Borgoluce.

Enologia e gastronomia vanno naturalmente insieme, fornendo alla direzione l’occasione per proporre agli ospiti più punti di ristorazione all’interno dell’azienda, ciascuno dotato di un proprio e diverso profilo: con la nascita della Vineria questi sono divenuti tre, dopo l’Osteria Borgoluce, ottima cucina in una posizione privilegiata in collina e la Frasca Borgoluce, in un ambiente rurale accanto alla stalla di bufale.

Come negli antichi “spacci” alla Frasca, ma principalmente nel Negozio Aziendale si commercializzano i prodotti aziendali lavorati a chilometro zero: carni prelibate di bovini, ovini e suini, con i relativi insaccati di qualità; formaggi di bufala, di mucca e di pecora; e poi farine di mais, miele, marmellate, olio, noci e tutto ciò che quest’ ubertosa marca trevigiana ha prodotto e produce sulle terre da un millennio feudo della famiglia Collalto, che vi ha prodigato le sue migliori risorse. Il risultato è la realtà odierna di un paesaggio umanizzato dove l’armonia delle coltivazioni si sposa con le esigenze produttive.

Di tutto questo è bello fare esperienza, vivendo almeno per qualche tempo in Foresteria, all’interno dell’accogliente microcosmo: nel cuore della tenuta, due casali (Casa Sfondo e Casa Lentiner), accolgono gli ospiti per un soggiorno nella natura, con quattro appartamenti e nove camere “bed and breakfast”. Gli agriturismi – una cinquantina di posti a disposizione – consentono agli ospiti di sperimentare immersivamente la bellezza e la bontà di Borgoluce: dalla prima colazione, che apre la mattinata con prelibatezze fatte in casa, alle passeggiate lungo le strade che intersecano la proprietà, a piedi o in bicicletta. Ci si scambia un saluto tra sconosciuti, perché già qualcosa accomuna chi percorre queste strade sterrate e ghiaiate, fiancheggiate dalla macchia, dai rivi, dai campi: la consapevolezza che si è in un luogo speciale a trascorrere un momento felice. Lo sguardo spazia dai campi coltivati sul piano fino ai terrazzamenti sui colli, memori di antiche tecniche tramandate e applicate con rispetto. Ogni stagione è propizia.

Numerose le iniziative di estensione rivolte da Borgoluce al mondo del lavoro con tirocini ad hoc e prima ancora alla scuola, sollecitata da percorsi didattici molto stimolanti. Essa può giovarsi, oltre che del rapporto con l’ambiente agreste e dell’allevamento, anche di due Musei, collocati nell’enorme e suggestivo spazio di un antico essiccatoio:  l’uno intitolato  ai Mestieri e alla Civiltà Contadina, l’altro  alla storia locale e nazionale, e precisamente alla Scuola Reale dei Bombardieri, nell’edificio stesso ove si svolgeva la formazione di questo corpo dell’Esercito Italiano, chiamato nella 1° Guerra Mondiale ad un estremo eroismo, come dimostrato dai cimeli e dalla documentazione fotografica.

Molteplici sono le potenzialità della Tenuta, (pure una linea di profumeria, recentemente avviata), ma al primo posto sta l’eccellente produzione di vini spumanti quali i Prosecchi Superiori Rive di Collalto ed Extra Dry, il Prosecco Superiore D.O.C.G. Brut  e il Prosecco Treviso D.O.C.G.  Brut Lampo. In alternativa, il vino fermo Pinot Grigio. Non mancano anche i vini rossi Cabernet e Capifosso.

Per scelta costitutiva, ogni tipologia di produzione è specializzata e portata all’eccellenza. Ciò presuppone una professionalità ben fondata: niente è improvvisato, a Borgoluce anche il metodo è meritevole di attenzione. Ogni ulteriore approfondimento può avvenire sui materiali illustrativi cartacei e sugli esaurienti siti web dell’azienda.  

Info: https://borgoluce.it/  –  https://proseccoborgoluce.it/