Riaperta la mostra di Raffaello: a Roma oltre 200 opere per celebrare l’artista del Rinascimento

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Dopo Ia chiusura forzata dovuta al lookdown si è riaperta il 2 giugno la grande mostra su Raffaello Sanzio a Roma che verrà prolungata – con le opportune attenzioni di sicurezza – sino al 30 agosto 2020. E’ la celebrazione del quinto centenario della scomparsa di Raffaello Sanzio: l’Italia rende omaggio al sommo artista del Rinascimento con questa grande mostra alle Scuderie del Quirinale, intitolata Raffaello 1520-1483. L’esposizione mira a restituire il valore universale dell’arte di Raffaello, rimasta per quattro secoli base indiscussa del canone artistico occidentale. Alle Scuderie sono riuniti per la prima volta più di cento capolavori autografi o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca. A questi sono affiancate altrettante opere di confronto e di contesto per un ammontare complessivo di 204 opere in mostra, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.

Realizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme alle Gallerie degli Uffizi, la mostra è curata da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi. Presente all’inaugurazione, il Ministro Dario Franceschini aggiunge: “Una mostra di estremo rigore scientifico, grande contenuto educativo e significativa capacità divulgativa, che illustra Raffaello nella pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell’armonia in ogni sua attività,…,contribuendo allo sviluppo della piena consapevolezza della necessità della salvaguardia del patrimonio culturale”.

Il progetto ha beneficiato della collaborazione di molte istituzioni che si sono rese generosamente disponibili a costruire un importante coordinamento sinergico per l’esposizione. Come spiegato Matteo Lafranconi, la ricerca di una proficua cooperazione tra tutti gli enti coinvolti nasce dalla volontà “…di mantenere più alte possibili le ambizioni di completezza e spettacolarità del percorso espositivo, nella convinzione che nessuno sforzo fosse indegno di essere tentato per celebrare Raffaello e la sua opera in una ricorrenza così straordinaria”La rassegna, di ampiezza mai tentata finora, presenta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei e collezioni nazionali ed internazionali, tra cui: Gallerie degli Uffizi, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Musei Vaticani, National Gallery of Art di Washington, National Gallery di Londra, Louvre e molti altri ancora.

Raffaello e Roma

Raffaello morì a Roma ed è a Roma che deve la sua fama universale. È quindi particolarmente significativo che questo tributo nazionale abbia luogo nella città dove l’urbinate espresse a pieno il suo formidabile talento artistico. Gli undici anni in cui visse nella Città Eterna furono intensi e prolifici per Raffaello, il quale poté esprimere il suo talento in forme nuove e sperimentali che lo consacrarono al pari di Michelangelo.

La mostra presta particolare attenzione al fondamentale periodo romano, pur descrivendo per intero tutta la vasta e articolata produzione creativa dell’urbinate: il percorso espositivo non si limita alla presentazione dei soli capolavori della pittura ma si estende all’intera attività progettuale dell’artista. L’esposizione è articolata secondo un’ idea originale, proponendo un flash-back che parte dal famoso epitaffio in latino per    accompagnare l’osservatore verso la grazia e la “leggiadria” di un artista unico.

Come spiegato da Mario De Simoni, Presidente e A.D. Ales – Scuderie del Quirinale, “La mostra rende onore a un momento unico nella storia della nostra cultura, i 500 anni dalla morte del pittore per antonomasia, Raffaello. E lo fa attraverso un percorso a ritroso, dalla morte alla giovinezza urbinate, che illustra, con confronti serrati e inediti, e con capolavori da tutti amati, la straordinaria parabola di Raffaello artista totale”.

Il primo decisivo capitolo di questo percorso è dedicato alla celebre Lettera a Leone X, scritta da Raffaello insieme a Baldassarre Castiglione (diventata fondamento teorico della moderna idea di tutela dei beni culturali) e presentata in mostra nel prezioso esemplare manoscritto dell’Archivio di Stato di Mantova. La sezione comprende poi un’installazione multimediale dedicata alla ricostruzione della Pianta di Roma antica, la grande impresa archeologico-architettonica che Raffaello lasciò incompiuta alla sua morte. La profonda cultura antiquaria di Raffaello e la sua capacità di attualizzarla in progetti moderni è dimostrata anche nella sezione architettonica, dove è presentata una spettacolare ricostruzione in 3D della facciata del perduto Palazzo Branconio. Va infine citata, tra gli exhibit prodotti in occasione della mostra, la riproduzione in 3D del cartone raffaellesco preparatorio per l’arazzo Il Sacrificio di Listra.

Le iniziative

Eventi speciali e laboratori permetteranno di cogliere appieno il fermento culturale e artistico della Roma dei primi decenni del XVI secolo. Come da tradizione, le Scuderie del Quirinale accompagnano la mostra con un ricco programma di lezioni, incontri e conferenze a cura dei migliori e più brillanti conoscitori del settore. Undici appuntamenti per approfondire l’esperienza della mostra, andando a toccare aspetti meno noti e curiosi, ma anche temi fondamentali della retrospettiva dell’artista. Tutti i visitatori della mostra riceveranno inoltre come prezioso omaggio, il libretto con il saggio Modernità di Raffaello. Dalla Lettera a Leone X alla Costituzione italiana, firmato da Salvatore Settis.

La mostra si presenta dunque come una preziosa occasione per sviluppare una consapevolezza culturale, seguendo la vita di un artista in grado di comunicare a tutti. Come spiegato dalla curatrice Marzia Faietti, la sua arte “contiene tanti e stratificati livelli di lettura che ogni osservatore, dal più semplice al più colto, ha la possibilità di ammirarla ed ammirarne aspetti e qualità diverse. Raffaello è un’artista per tutti”.

Info: Call Center+39 02-92897722 / www.scuderiequirinale.it

  1. La Madonna della Rosa – Madonna of the Rose, 1518-1520, olio su tavola trasportata su tela / oil on panel transferred to canvas, Madrid, Museo Nacional del Prado. © 2020. Copyright immagine Museo Nacional del Prado
  2. AutoritrattoSelf portrait, 1506-1508, olio su tavola di pioppo / oil on poplar panel, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi – Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
  3. Ritratto di Giulio II Portrait of Giulio II, ante marzo 1512, olio su tavola / oil on panel, Londra, The National Gallery. © The National Gallery, London
  4. Mosè inginocchiato davanti al roveto ardente Moses kneeling in front of the burning bush, 1514 circa, cartone e tracce di biacca su ventitrè fogli di carta congiunti, forato per lo spolvero / cardboard and heightened with white on twenty-three joined sheets of paper, perforated for dusting, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo – Museo e Real Bosco di Capodimonte
  5. Cavallo dell’antico gruppo dei Dioscuri sul colle del Quirinale Horse of hold group of Dioscuri on Quirinale hill, 1513 circa, pietra rossa, penna e inchiostro / red chalck, pen and ink, Washington, D.C., National Gallery of Art. © National Gallery of Art, Washington
  6. Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi Portrait of Pope Leone X, 1518-1519, olio su tavola / oil on panel, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gallerie delle Statue e delle Pitture. Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi – Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Il restauro dell’opera è stato possibile grazie al sostegno di Lottomatica Holding. 
  7. Ritratto di Baldassare Castiglione Portrait of Baldassarre Castiglione , 1513, olio su tela / oil on canvas, Parigi, musée du Louvre, dèpartement des Peintures. © Musée du Louvre, Dist. RMN – Grand Palais / Angèle Dequier

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