Con Muraless Art Hotel è nata la prima struttura ricettiva in Europa dedicata alla Street Art

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A un imprenditore che da trent’anni opera con successo nell’outourcing alberghiero non poteva non scattare la molla di diventare lui stesso protagonista nell’ambito dell’ospitalità.

E Gianmaria Villa lo ha fatto unendo le sue passioni e competenze: ricostruire un vecchio albergo in disuso alle porte di Verona per crearne un unico, grande, incredibile progetto culturale. Infatti oggi questo è il primo ed unico hotel al mondo interamente dedicato all’Arte Urbana, un’opera d’arte legata ai muraless e all’arte di strada. L’hotel, totalmente rifatto e con oltre 90 camere tutte personalizzate da murales di vari autori, si chiama Muraless Art Hotel ed è molto più di una moderna struttura ricettiva, è un tempio dedicato alla Street Art.

L’itinerario artistico – scelto dalla proprietà per il nuovo hotel – ha voluto celebrare il genio e l’eccellenza italiana in ogni settore: vino, opera lirica, cinema, motori, arte, architettura, design, storia, scienza, cibo, moda e musica.

Una scelta, quella dell’imprenditore veronese, promossa dall’ex direttore di vari hotel luxury gardesani, Luigi Leardini, suo fidato consulente in questa operazione, supportata dalla giovane ma già affermata critica d’arte e curatrice artistica Chiara Canali in collaborazione con la Galleria d’arte “Deodato Arte” di Milano. Chiara, esperta nei linguaggi della Street Art, si è avvalsa della collaborazione del veneziano Andrea Zamengo (Chill Surrealist) e di altri 50 writer italiani chiamati a creare pareti decorate, tutte diverse l’una dall’altra, seguendo i grandi temi del meglio che l’Italia sa offrire. Le camere sono estremamente varie, con riferimenti da Andy Warhol ad Albert Einstein, ai supereroi dei fumetti, ai classici Disney e alle icone del cinema, da Monna Lisa a Marilyn Monroe, da Fellini alla Magnani, i vini veneti  e toscani nonchè i motori, dalla Ferrari alle moto Ducati. «Sono gli affreschi dell’oggi – afferma la curatrice Chiara Canali – ed è straordinario poterli vivere all’interno di una stanza in cui ti avvolgono». 

La facciata esterna di Muraless Art Hotel porta la firma di Mr Brainwash, uno degli street artist più quotati al mondo. Grazie a questo connubio formidabile, Muraless può vantare opere dei principali writer nazionali e, fiore all’occhiello, di Mr. Brainwash, che ha realizzato un’opera unica, site specific per il Muraless Art Hotel. Tierry Guetta è uno degli street artist più richiesti e riconosciuti a livello internazionale, le sue quotazioni sono in continua crescita: questa rappresenta la prima opera muraria dell’artista americano di origine francese in Italia. Dopo il successo del suo documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop” (2010), realizzato in collaborazione con Banksy, la domanda sorge spontanea “Mr Brainwash é Banksy?” Per molti la risposta è sì. E’ un grande orgoglio per Muraless Art Hotel aver presentato un’opera muraria maestosa, un pezzo di street art che è già icona e tra le creazioni più imponenti mai realizzate.

Un’esperienza immersiva per clienti Business e bleisure

Muraless Hotel è un Art Hotel 4 stelle, destinato a una clientela business e bleisure. La sua vicinanza all’autostrada, alla Fiera di Verona e al centro storico (si trova a Castel D’Azzano, Verona) lo rendono il luogo ideale per chi viaggia per lavoro e desidera prolungare il proprio soggiorno per visitare la città scaligera.

L’hotel offre 94 stanze, distribuite su 3 piani, arredate in stile urban e dotate di tutti i comfort. A realizzarle e a curarne gli interni hanno contribuito più di 50 street artist di fama internazionale che con il loro personalissimo stile hanno interpretato la loro visione del Made in Italy.

Ogni camera è diversa dall’altra e permette ad ogni soggiorno di immergersi in una nuova atmosfera che alterna mood rilassanti ad altri energizzanti a seconda del tema. Moda, musica, motori, vino e design, ciascuno ha la possibilità di abbracciare la propria passione e di viverla in una dimensione inedita.

L’intervista alla proprietà dell’Hotel veronese

La società nata per creare questo Hotel – Museo è composta da un gruppo di persone veronesi, accomunata dall’amore per la propria città, dal buon gusto e dalla passione per l’arte. Gianmaria Villa, il CEO della società, ha risposto ad alcune nostre domande:

Quando e per quale motivo ha intrapreso questa sfida?

Il progetto è iniziato nel luglio del 2021, con l’intento di riqualificazione di una struttura alberghiera ormai in declino, attraverso l’estro e la creatività della street art, sostenendo e valorizzando la bellezza del Made in Italy. Un progetto stimolante e creativo, di cui si è cominciato a parlare durante la pandemia. Era necessario ridare colore ed energia al nostro Paese, per uscire da un periodo così duro e difficile. L’arte che da sempre è veicolo di emozioni è stata la soluzione e il mezzo per rendere omaggio alle bellezze dell’Italia. L’idea è nata tra veronesi e di tutti è stata la volontà di realizzarla nella propria città natale, peraltro città magnifica e crocevia di culture e storia.

Quali aspettative avete?

L’aspettativa principale è quella di poter far rivivere una struttura alberghiera importante, in un contesto extra urbano che di rimando potrà avere un nuovo slancio. Ci poniamo anche come obiettivi quelli di far comprendere il valore di un’opera di street art, di creare un nuovo modo di offrire ospitalità e di sostenere il Made in Italy a più livelli.

La valenza sociale e culturale ha avuto un ruolo nella scelta?

La principale valenza sociale ricercata è stata quella di creare uno spazio di coesione e benessere condiviso, con l’inclusione dei migliori street artist italiani. Coordinati con sapienza da Chiara Canali e Chill Surrealism, hanno lavorato in team per portare a termine un progetto unitario e unico nel suo genere. Il valore culturale e sociale di Muraless Art Hotel è insito nel progetto stesso. Saremo un polo di sviluppo per eventi culturali, per meeting di aziende che utilizzano lo strumento dell’arte come veicolo per messaggi importanti; daremo spazio alle Accademie per visite guidate, coordinando la nostra attività con le necessità degli ospiti della struttura, dedicando spazi ad hoc, per una serena convivenza e una nuova esperienza.

Le esperienze  della società hanno avuto un ruolo in questa scelta e quanto influenzano la gestione positiva dell’iniziativa?

Nella società Muraless nessuno ha mai avuto esperienza in ambito alberghiero, quindi la scelta di intraprendere questa strada non è stata influenzata dalla necessità di espandere un business già esistente. L’iniziativa è completamente nuova e sostenuta da molto entusiasmo per poter dare vita ad un progetto unico nel suo genere.

Il progetto risponde alle aspettative o ha dovuto accettare compromessi per la convivenza di arte e attività lavorativa?

Siamo completamente soddisfatti del risultato ottenuto. Le opere d’arte sono il lavoro diretto degli artisti sugli spazi del nostro hotel, una conversazione iniziata con l’analisi degli spazi, la condivisione delle posizioni dei futuri arredi delle camere e la visione dei bozzetti delle opere. Tutto questo ha portato alla creazione di un nuovo tipo di ospitalità, fondato sull’esperienza della bellezza immersiva che solo un murales sviluppato su tutte le pareti ed i soffitti può dare, creando un’esperienza unica e non solo un soggiorno.

Visto il valore culturale dell’iniziativa, potremmo parlare di mecenatismo 2.0?

Certo, cerchiamo anzi sponsor e partners che possano sostenere il progetto insieme a noi, da adesso e per il futuro, per garantire che le opere rimangano sempre in perfetto stato di conservazione. La nostra volontà è quella di raggiungere un pubblico che non è solo quello delle gallerie e dei musei, ma fatto anche di passanti occasionali (facciata dell’hotel) o di persone in viaggio che si rigenerano attraverso la bellezza delle nostre stanze e la puntualità dei servizi che offriamo.

La progettazione è stata sviluppata tenendo in considerazione criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica?

Per noi è stato prioritario questo passaggio ed è stato come per la parte artistica un punto fermo del nostro progetto.