Tra storia e natura, i cammini più affascinanti delle Canarie

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Antichi sentieri pastorali, rotte di transumanza e percorsi spirituali ridisegnano oggi l’immaginario delle Canarie. Un sistema di cammini che attraversa vulcani, foreste e crinali oceanici, restituendo al viaggiatore il volto meno conosciuto dell’arcipelago

Prima di diventare il paradiso balneare che tutti conosciamo, le Canarie erano un arcipelago attraversato da vie di collegamento essenziali: percorsi di scambio, di culto, di sopravvivenza. Sentieri che univano villaggi isolati, approdi remoti e altipiani dove si praticavano agricoltura e pastorizia. Oggi questi itinerari riemergono come una rete di cammini che riconsegna al viaggiatore un paesaggio più intimo e arcaico. Dai profili desertici di Maspalomas alle montagne fitte di La Palma, ogni percorso diventa un archivio vivente della storia naturale e umana delle isole.

Lanzarote – Cammino di Los Gracioseros

Sulla rotta che un tempo univa La Graciosa alla costa nord di Lanzarote, il Cammino di Los Gracioseros ripercorre l’antico tragitto dei commerci quotidiani. Erano soprattutto le donne dell’isola minore a valicare il mare, approdare a Famara e risalire i 4,5 chilometri del sentiero scavato nella roccia per raggiungere i mercati dell’interno. Il percorso odierno conserva la stessa essenzialità: un tracciato tortuoso che si arrampica tra pareti vulcaniche e paesaggi sospesi, dove si immagina il ritmo lento delle carovane che trasportavano pesce essiccato da scambiare con i raccolti di Lanzarote.

La Palma – Cammino di La Faya

Nella parte orientale di La Palma, il Cammino di La Faya è un’immersione progressiva in una delle isole più verdi dell’arcipelago. Il sentiero tocca boschi di pino monumentali intorno a El Paso, attraversa ambienti che cambiano con l’altitudine e mantiene sempre l’oceano come punto di fuga. Tra i punti panoramici più spettacolari, il Mirador Astronómico del Llano del Jable apre una finestra sulla costa orientale. L’escursione richiede oltre cinque ore di cammino e raggiunge quota 1.530 metri, con una varietà di ecosistemi che rende il percorso uno dei più completi dell’isola.

Gran Canaria –  Cammino di Santiago

Settantacinque chilometri per scoprire l’isola da sud a nord, attraversando dune, gole, altopiani e piccoli insediamenti: il Cammino di Santiago di Gran Canaria non è un semplice trekking, ma una lettura integrale del territorio. Si parte dalle dune di Maspalomas per raggiungere Fataga, il villaggio bianco protetto dalla Valle delle Mille Palme. La tradizione racconta che questo primo tratto fu tracciato nel XV secolo da marinai galiziani scampati a una tempesta e devoti a San Giacomo.

Dal borgo di Tunte si sale verso Cruz de Tejeda, cuore montano dell’isola, per poi proseguire verso Gáldar lungo la sezione più suggestiva dell’intero percorso. Qui il paesaggio è un equilibrio raro di vulcani, terrazzamenti agricoli e memoria ancestrale: è il tratto che attraversa Risco Caído e le Montagne Sacre di Gran Canaria, oggi patrimonio mondiale UNESCO.

Gran Canaria –  Cammino di La Plata

Più impervio e verticale, il Cammino di La Plata segue l’antico corridoio montano utilizzato dai pastori per raggiungere i pascoli dell’interno. È un sentiero di 15 chilometri che avanza tra gradinate, mulattiere e pinete, con lunghi tratti dominati da ginestra e dai caratteristici tajinastes. Le terrazze naturali che si incontrano lungo la salita aprono prospettive spettacolari sul cuore geologico dell’isola: tra tutte spicca il Mirador Degollada de Becerra, punto privilegiato per osservare la morfologia a scarpata che contraddistingue Gran Canaria.

El Hierro – Cammino de la Virgen

È forse il percorso che più restituisce la dimensione mistica delle Canarie. Il Cammino de la Virgen segue le antiche vie della transumanza di El Hierro e attraversa tre ecosistemi emblematici dell’isola: il bosco di ginepri contorti, la pineta e la laurisilva, una delle testimonianze viventi del patrimonio botanico preistorico dell’Atlantico. I 27 chilometri possono essere suddivisi in tappe, ma il fascino resta integro per tutta la percorrenza. Lungo la strada si incontra il Monumento al Contadino, simbolo delle fatiche dei pastori, fino a raggiungere il Santuario Insulare di Nostra Signora dei Re, meta dei pellegrini che ogni anno rinnovano un rito secolare.

Maria Giovanna Genovese

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