A Torino nasce il Centro di Studi e Ricerca sul Cibo Sostenibile

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Il nuovo Centro di Studi e Ricerca sul Cibo Sostenibile verrà realizzato da Università di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Il Centro rappresenterà un punto di riferimento internazionale per ricerche e studi sul cibo

Il nuovo Centro di Studi e Ricerca sul Cibo Sostenibile, con sede a Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche, è stato istituito per diventare un polo di ricerca e studio sul cibo, collegato all’ecologia, all’agricoltura sostenibile, al consumo responsabile, all’educazione sensoriale, agli stili di vita consapevoli, al benessere degli esseri viventi, all’economia circolare, alle politiche alimentari e all’innovazione sia tecnologica che concettuale. L’obiettivo è attrarre finanziamenti per linee di ricerca applicata e lo sviluppo di prototipi, diventando un punto di riferimento internazionale.

Il Sistema Universitario Piemontese, composto da quattro atenei con caratteristiche complementari, fornirà un solido capitale di conoscenze, competenze e infrastrutture di ricerca avanzate. Il Centro faciliterà la collaborazione tra gli atenei, promuovendo progetti collaborativi nei laboratori specialistici delle università coinvolte. Si concentrerà su due assi tematici principali: salute e benessere, e società e comunità, con un approccio interdisciplinare. Il Centro non solo si occuperà di ricerca, ma avrà anche un ruolo nella formazione e nella terza missione, supportando iniziative culturali e turistiche per promuovere il territorio. Mirerà a sensibilizzare le istituzioni pubbliche sull’importanza dell’educazione alimentare nelle scuole primarie e secondarie. La formazione degli insegnanti sarà cruciale per integrare l’educazione alimentare nei curricula scolastici e favorire stili di vita sostenibili.

Attraverso una forte azione di sensibilizzazione, il Centro si propone di influenzare le politiche pubbliche per integrare l’educazione alimentare nei programmi scolastici. Cercherà anche di sviluppare strumenti di formazione per insegnanti e operatori dell’educazione primaria. L’approccio olistico e trasdisciplinare del Centro potrebbe apportare nuovi spunti per innovare tutto il sistema scolastico italiano ed europeo. Verranno poi sviluppati dei progetti che affrontano sfide di ordine globale, come l’aumento della popolazione mondiale, la malnutrizione, il cambiamento climatico e la scarsità d’acqua. Le università coinvolte contribuiranno con competenze tecniche e scientifiche, socio-politiche e giuridiche per affrontare la complessità dell’attuale scenario alimentare.

Carlo Petrini, presidente del Centro, sottolinea l’importanza di affrontare le sfide del cibo, specialmente considerando la pandemia, le guerre recenti e la crisi climatica. La ricerca sul cibo e l’educazione alimentare diventano cruciali per un futuro sostenibile: “L’attenzione che l’accademia piemontese, attraverso il lancio di questo nuovo Centro di Studi e Ricerca inter-ateneo, sta rivolgendo al mondo del cibo è qualcosa di encomiabile e allo stesso tempo di indispensabile. Dico questo in virtù dell’importanza che l’alimentazione ricopre da sempre per la vita degli esseri umani. Lo ribadisco soprattutto alla luce della centralità che il cibo ha, e sempre più dovrà avere, nel periodo storico che stiamo attraversando. Se la pandemia e le atroci guerre degli ultimi anni ci hanno ricordato quanto il cibo sia un punto dirimente anche a livello geopolitico, la crisi climatica che attanaglia il nostro Pianeta pone l’accento sulla vulnerabilità degli attuali sistemi alimentari, che in questo senso si pongono come vittima (la produzione di cibo sarà interamente da ripensare per via del riscaldamento globale) e carnefice (oggi il cibo è la principale causa della produzione di CO2). Per questi motivi la ricerca sul cibo e l’educazione alimentare saranno i punti nevralgici per un avvenire più sostenibile. Una maggiore attenzione verso il Pianeta è ciò che le nuove generazioni hanno già iniziato a chiedere e che davvero necessitano per realizzare nel miglior modo possibile il loro futuro”.  

Il Centro focalizzerà le sue azioni su obiettivi chiave come promuovere stagionalità e località, ridurre l’uso della plastica nella filiera alimentare, combattere gli sprechi, favorire un utilizzo rigenerativo dei suoli, rafforzare la biodiversità, ridurre gli anelli della filiera e i trasporti delle merci, tracciare e qualificare il cibo, promuovere l’educazione alimentare nelle scuole, favorire la salute attraverso cambiamenti negli stili di vita e sostenere la costruzione di politiche alimentari locali e regionali.

Il Centro rappresenta un’importante iniziativa collaborativa tra gli atenei piemontesi e promette di contribuire significativamente alla ricerca e all’innovazione nel settore alimentare, incoraggiando la sostenibilità e una maggiore consapevolezza nella società.

Foto di copertina by Depositphotos

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