Albania, paese ‘sconosciuto’ ma ricco di storia e bellezze naturali

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Nonostante gli antichi legami storici e le recenti vicende legate alla caduta del regime comunista con la massiccia emigrazione, l’Albania, separata dall’Italia dai 72 chilometri del Canale d’Otranto, turisticamente è una “sconosciuta”.

Al contrario gli albanesi conoscono molto bene l’Italia e ne parlano in qualche modo la lingua, grazie alla televisione capace di essere captata anche negli angoli più remoti del paese delle Aquile. L’Albania, estesa quanto Piemonte e Valle d’Aosta, è prevalentemente montuosa, con un’altitudine di 700 metri sul livello del mare, il doppio di quella europea. Natura e paesaggio sono incontaminati, quasi bucolici, ma estremamente vari, con grandi laghi e lagune costiere popolate da uccelli, boschi e foreste dove vivono ancora orsi, lupi e aquile.

AConquistata nel 167 a.C. dai Romani, che fecero del porto di Durazzo punto cardine degli scambi tra Roma e Costantinopoli, seguì  le sorti dell’impero d’Oriente. Nel 1400 cadde sotto il dominio turco, protrattosi per ben cinque secoli, salvo la breve parentesi del principe Skanderberg, eroe nazionale, capace di sconfiggere più volte le armate ottomane e di salvare così il sud dell’Italia e dell’Europa dall’invasione della mezza luna. Indipendente nel 1912, fu occupata dagli italiani e legata al regno dei Savoia. Le truppe partigiane di liberazione, guidate da Enver Hoxha, vi instaurarono uno dei più duri regimi marxisti, completamente isolato e autarchico per la progressiva rottura con gli antichi alleati Yugoslavia, Urss e Cina, il primo stato a proclamarsi ateo per costituzione.

L’Albania non può essere certo definita una meta turistica, ma quanti avranno la curiosità di visitarla prima del turismo di massa non resteranno certamente delusi,  per l’integrità dei suoi paesaggi ambientali, la varietà naturalistica, la bellezza delle sue città museo, il fascino delle antiche fortezze, l’importanza dei siti archeologici. Per un turista curioso l’itinerario parte dalla capitale Tirana, città in rapida trasformazione urbanistica gravitante sulla quadrata piazza centrale dedicata a Skanderberg, sulla quale affacciano i principali monumenti, e punta poi all’estremo nord verso Scutari, sul suggestivo lago omonimo, culla della cultura albanese, dominata dal castello del IV sec., il maggiore del paese delle aquile, con siti archeologici romani, serbi, veneziani e ottomani. Berati viene chiamata la città delle mille finestre e costituisce un raro esempio di nucleo ottomano ben conservato con belle chiese bizantine e moschee entro la cittadella murata.

AArgirocastro, dominata da un castello duecentesco, detta la città delle pietre e protetta della Unesco, possiede 200 edifici storici dalla particolare struttura architettonica a forma di torre. Butrinti, situata nell’estremo sud di fronte all’isola di Corfù e altro sito Unesco, costituisce la più importante area archeologica con 2.500 anni di storia e testimonianze illiriche, greche, romane e bizantine.

La splendida insenatura di Porto Palermo, lungo la riviera albanese dai panorami mozzafiato, ospita il curioso castello ottomano di Ali Pasha, un sanguinario despota ottocentesco, mentre presso Valona, spartiacque tra Adriatico e Ionio, si possono ammirare i resti di Apollonia, antica città corinzia poi maggiore centro romano in Albania, alla cui celebre scuola studiò l’imperatore Augusto. Il tour operator “I Viaggi di Maurizio Levi” propone pacchetti di 9 giorni attraverso le principali località dell’Albania.

Info: www.viaggilevi.com