Carbonara Day il 6 aprile: il pecorino romano è l’ingrediente ideale per esaltare questo piatto

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Un ingrediente premium e dal sapore intenso, in grado di arricchire di gusto uno dei piatti più amati della cucina italiana. DalterFood Group lo propone in diversi formati e tagli, ideali per valorizzare le preparazioni della ristorazione e delle industrie alimentari

Il 6 aprile è il Carbonara Day, giornata istituita nel 2017 da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation (IPO) per onorare uno dei piatti più conosciuti e amati della tradizione culinaria italiana. La carbonara, oggi simbolo di Roma, nonché ricetta amata in tutto il mondo, non ha una precisa data di nascità ma cerchiamo di ricostruirne la storia per scoprirne aneddoti e segreti. E’ una ricetta nata nel secondo dopoguerra, in parte americana, in parte napoletana, in parte abruzzese, solo dopo tanti anni divenuta ricetta tradizionale romana.

La nascita della carbonara

La ricetta della carbonara inizia a comparire dal 1944. Si narra che i soldati americani, durante la Seconda Guerra Mondiale, assaggiarono la pasta “cacio e ova” abruzzese preparata dai carbonai (carbonari in romanesco) nel territorio dell’Aquilano e da qui potrebbe nascere anche il nome “carbonara”. Da lì, aggiungere il guanciale venne quasi naturale, anche per la zona in cui la ricetta veniva realizzata e, forse, anche la pancetta affumicata, il famoso bacon, importato direttamente dagli Stati Uniti. Sembra che un giorno, un soldato americano, trovando insignificante quel piatto di spaghetti, ci aggiunse la cosiddetta “razione K”, composta da uova in polvere, pancetta e panna liquida.

Ma lo chef bolognese Renato Gualandi (nella foto) ha sempre contestato queste tesi. Fu lui, sostiene, ad aver per primo preparato la ricetta e per un’occasione molto speciale: un pranzo con i comandanti supremi dell’Ottava Armata, che si tenne a Riccione il 22 settembre 1944. Gualandi è scomparso nel giugno 2016, dopo una carriera che portò il gastronomo Luigi Carnacina a definirlo “uno dei più valenti chef europei”. Aveva servito personaggi come Charles De Gaulle, la regina d’Olanda, Palmiro Togliatti, Enrico Mattei ed Enzo Ferrari. «Non è una ricetta romana», aveva ripetuto Gualandi fino alla fine, anche in occasione della festa per i suoi 95 anni tenutasi a Brescia in marzo. Gualandi era un giovane aiuto cuoco, arruolato all’inizio della guerra; l’armistizio dell’8 settembre ’43 lo coglie ai confini della Jugoslavia. Allo sfaldarsi dell’esercito italiano, scappa insieme ad altri commilitoni, ma tre verranno uccisi dai partigiani titini.

«Mescolo tutto  – raccontò Gualandi – con crema di latte, crema di formaggio e finisco con una spolverata di pepe nero. A tavola, ci sono anche i generali Harold Alexander e Oliver Leese, comandante dell’Ottava Armata britannica. Si festeggia l’appena avvenuta liberazione di Rimini e Riccione. Gli spaghetti vengono un po’ bavosetti. È un successo». Quando Bologna sarà poi finalmente anch’essa liberata il 21 aprile 1945, sarà inviato all’Hotel Baglioni a cucinare per il generale Anders, comandante del corpo di spedizione polacco che per primo era entrato in città.

Si narra che in origine la Carbonara fosse preparata con il cacio o addirittura con del generico formaggio, ma oggi la ricetta riconosciuta a livello internazionale come “corretta” prevede rigorosamente l’utilizzo di pecorino romano sia nella crema di tuorli sia nella guarnizione finale. Per un piatto a prova di veri intenditori, il segreto è nella qualità degli ingredienti: pochi e super selezionati.

Quale miglior occasione per selezionare ingredienti premium capaci di esaltare la ricetta, facendo la differenza in termini di gusto e di texture? Il pecorino è uno dei protagonisti assoluti della preparazione: il Pecorino Romano proposto da DalterFood Group in versione “grattugiato” unisce la qualità del formaggio a un’elevata componente di servizio.

Tra i maggiori player del comparto lattiero caseario, nazionale e internazionale, propone il Pecorino Romano grattugiato, dal sapore intenso, fortemente aromatico, piccante e salato. Un ingrediente d’eccellenza, ideale per contesti e modi d’uso differenti: è perfetto per cucinare una pasta alla Carbonara d’autore, così come per arricchire di gusto sughi, salse e piatti pronti alla Carbonara.

 

 

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