IV Gamma, un modello virtuoso di sostenibilità e innovazione

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Fotovoltaico, risparmio idrico, spreco zero e filiera corta: la IV Gamma si conferma una scelta evoluta, sicura e sempre più green, in linea con le nuove priorità della ristorazione professionale

Il comparto della IV Gamma – che include frutta e ortaggi freschi, lavati, confezionati e pronti al consumo – si distingue da anni per l’adozione di pratiche produttive sempre più attente all’ambiente e all’ottimizzazione delle risorse naturali. Un approccio concreto, pragmatico, che nasce da un principio chiave: è possibile coniugare efficienza, qualità e sostenibilità.

Tra le innovazioni ormai consolidate figurano l’adozione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile, la progressiva riduzione dei consumi idrici attraverso sistemi di lavaggio industriale a ciclo chiuso, e il ricorso a tecniche agronomiche a basso impatto, come la lotta integrata e l’abolizione progressiva dei pesticidi chimici.

Ma l’impegno non si ferma all’origine. Anche la logistica viene ripensata in ottica sostenibile: il modello della filiera cortissima – che privilegia produttori e impianti di lavorazione in prossimità dei centri di distribuzione – consente di ridurre le distanze percorse, abbattendo le emissioni legate al trasporto. Il packaging stesso, leggero e compatto, è progettato per ottimizzare lo spazio, contribuendo a contenere ulteriormente l’impatto ambientale. Frutta e ortaggi di IV Gamma non rappresentano dunque soltanto un’opzione comoda per il consumatore, ma un prodotto evoluto: sintesi virtuosa di qualità, sicurezza, sostenibilità e innovazione industriale.

Acqua e ambiente: l’efficienza dei lavaggi industriali

Uno degli aspetti più significativi della sostenibilità nella IV Gamma è rappresentato dalla gestione del consumo idrico, elemento particolarmente sensibile in un contesto globale di crescente scarsità delle risorse. I prodotti ortofrutticoli pronti al consumo vengono sottoposti, per legge, ad almeno due cicli di lavaggio in vasche a ricambio continuo d’acqua potabile. Questo non solo garantisce i massimi standard igienico-sanitari, ma consente anche – grazie a tecnologie a ricircolo chiuso – un risparmio fino al 90% dell’acqua rispetto al lavaggio domestico equivalente.

Filiera corta e minor impatto: meno chilometri, più efficienza

Le aziende adottano da tempo un modello basato sulla filiera corta, scegliendo fornitori locali, coltivazioni in prossimità degli stabilimenti e distribuzione mirata. Questo si traduce in meno chilometri percorsi, meno emissioni di CO₂, tempi di consegna più brevi e freschezza garantita. Un asset competitivo importante anche per il mondo Horeca, dove la qualità del fresco è un requisito irrinunciabile, ma dove efficienza, shelf-life e gestione degli stock giocano un ruolo chiave nella redditività.

Sicurezza, trasparenza, responsabilità

L’affidabilità del prodotto è uno dei cardini su cui si fonda il successo della IV Gamma. In un contesto normativo stringente, il comparto ha saputo distinguersi per il rigore con cui applica protocolli igienico-sanitari, controlli qualità e trasparenza informativa. I produttori impiegano quasi esclusivamente metodi di coltivazione a lotta integrata, riducendo drasticamente l’uso di pesticidi chimici. I lavaggi vengono eseguiti con acqua potabile, attraverso impianti ad alta tecnologia, in grado di rimuovere corpi estranei e residui non commestibili, senza alterare le proprietà organolettiche del prodotto.

La catena del freddo, mantenuta rigorosamente in tutte le fasi – dalla lavorazione alla distribuzione – garantisce la conservazione ottimale del valore nutrizionale. Gli ortaggi di IV Gamma sono, a tutti gli effetti, paragonabili a quelli di I Gamma per contenuto vitaminico e qualità, con l’unico vantaggio – non trascurabile – di non richiedere alcun tipo di conservante. È il freddo, e solo il freddo, a preservare la freschezza.

Educazione e consapevolezza: la filiera chiama il consumatore

Non da ultimo, il comparto si fa promotore di progetti di educazione alimentare, in collaborazione con scuole e istituzioni, allo scopo di formare una nuova cultura del consumo responsabile. Anche attraverso etichette sempre più chiare, il consumatore è oggi messo nelle condizioni di comprendere cosa sta acquistando, come è stato prodotto, quali scelte ambientali ci sono dietro ogni confezione. Un modo concreto per renderlo parte attiva della transizione ecologica.

“La IV Gamma è parte attiva del cambiamento: prodotti sani, controllati e lavorati con una particolare attenzione all’ambiente, per una dieta equilibrata – anche fuori casa – e una filiera più verde”, afferma Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food. “Le best practice adottate dalle aziende del settore dimostrano che la IV gamma è tra i segmenti più attenti all’innovazione sostenibile. Dalla coltivazione alla distribuzione, ogni fase viene ripensata per offrire qualità, sicurezza, freschezza e rispetto per l’ambiente.”

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