L’Italia si arricchisce di due nuovi Itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa. Le rotte “Le vie di San Francesco” e “Romea Strata” hanno, infatti, ottenuto l’importante certificazione da parte del Consiglio di Direzione dell’organo continentale a cui, insieme ad altri 41 stati membri, l’Italia aderisce con il Ministero della Cultura.
“Romea Strata”, sede centrale in Italia (Vicenza) è un’antica via di pellegrinaggio percorsa dai viaggiatori dell’Europa centrale e orientale che collegava il mar Baltico a Roma attraverso l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica Ceca e l’Austria fino a valicare le Alpi ed entravano nel Nord Est d’Italia attraverso il Tarvisio. Un viaggio che ha, da sempre, rappresentato un punto di unione tra l’Oriente e l’Occidente. L’itinerario si innestava sull’antica via dell’ambra che dal Baltico attraverso Roma raggiungeva il Mediterraneo.
Prima di diventare via di pellegrinaggio, questo itinerario veniva usato per molteplici scopi tra cui quello commerciale: da qui passava l’ambra, il sale, il ferro, la seta… Il passaggio umano ha portato anche allo sviluppo della cultura, attraverso l’arte e l’architettura che incontriamo oggi lungo questa direttrice (ospitalità, chiese, musei, memorie…). La via è stata percorsa anche da menti illuminate che hanno lasciato il segno nella scienza, come Copernico, Keplero e Galileo Galilei, ma anche da figure cruciali che hanno diffuso attraverso questa via, oltre al cristianesimo, l’ebraismo e il protestantesimo. Per percorrerla tutta, conoscerla in tutte le vesti che ha indossato nel tempo, viverla in tutti i suoi “strati”, non basterebbe una vita, e da qui il nome “Strata” che vuol dire strada, ma anche, e soprattutto, stratificazione di storia e di vite.
Le “Vie di San Francesco”, sede centrale in Italia (Assisi), è un antico itinerario ispirato all’eredità spirituale e al dialogo culturale di San Francesco secondo i tre grandi filoni del suo lascito: gli studi scientifici (botanica, teologia ecc) attraverso una rete di università francescane; il patrimonio dei beni culturali architettonici; e i cammini francescani. Il riconoscimento del Consiglio d’Europa arriva nell’anno che precede l’appuntamento del 2026, quando si celebrerà l’ottavo centenario della morte di San Francesco.
È un unico cammino per raggiungere Assisi sui passi di San Francesco, partendo da Nord (Firenze – La Verna – Rimini) o da Sud (Roma)
. È un itinerario che collega tra loro alcuni luoghi che testimoniano della vita e della predicazione del Santo di Assisi; un cammino di pellegrinaggio, che intende riproporre l’esperienza francescana nelle terre che il Poverello ha calcato nelle sue itineranze. Proprio nell’aderenza alla storia di Francesco la Via trova la sua plausibilità e il suo fascino: i paesaggi sui quali l’occhio del pellegrino si posa sono i medesimi che hanno rallegrato il cuore. L’Umbria è rimasta, nonostante tutto, la terra di Francesco, nutrita di una spiritualità che parla di amore per le piccole cose, di rispetto e gratitudine per il creato, di accoglienza generosa dell’altro. Camminare lungo la Via di Francesco, allora, costituisce un autentico cammino dello spirito, che viene incontro al desiderio dell’uomo, anche dell’uomo d’oggi, di ricercare nelle profondità di se stesso il senso della propria esistenza.
Un portale del Ministero della Cultura per la crescita dei nostri borghi
Contrastare lo spopolamento e incentivare la crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile dei borghi italiani. Sono questi gli obiettivi principali della strategia nazionale in favore del patrimonio culturale diffuso, avviata dal Ministro della Cultura, e che si arricchisce di un portale, “Cultura Borghi”, a sostegno dell’attuazione degli interventi di rigenerazione finanziati dal MiC, in particolare, attraverso le risorse del PNRR Cultura e dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”.
L’azione ministeriale, volta a favorire la realizzazione di interventi di rigenerazione e innovazione nei piccoli centri, è oggetto di uno specifico programma di accompagnamento del MiC finanziato dal PSC Cultura 2014-2020. All’interno del portale è possibile navigare la mappa interattiva dei 245 progetti di rigenerazione finanziati dal MiC, che interessano 328 Comuni, per un investimento complessivo di oltre un miliardo di euro, di cui 200 milioni destinati a Imprese Borghi, una misura agevolativa in favore delle imprese.
Oltre alle notizie sulle iniziative in corso nei borghi (eventi, avvisi pubblici, attivazione servizi), il portale offre, un’area e-learning con contenuti multimediali su temi riguardanti la rigenerazione dei piccoli centri e un’area riservata ai comuni beneficiari delle risorse, per attività di networking e condivisione di informazioni.
Info: https://borghi.cultura.gov.it