L’industria crocieristica vive una stagione d’oro: a Catania, la dodicesima edizione di Italian Cruise Day ha riunito istituzioni e operatori per fare il punto sul futuro del settore e sulle prospettive di crescita di un comparto chiave per il turismo nazionale
Il mare d’Italia si prepara a una nuova stagione di record. Nel 2026 i porti italiani dovrebbero movimentare oltre 15,4 milioni di crocieristi, con un incremento stimato del 2,6% rispetto all’anno precedente. Numeri che si accompagnano a più di 5.600 accosti e a investimenti superiori al miliardo di euro nel triennio 2026-2028, a conferma della vivacità di un comparto che continua a trainare la ripresa del turismo.
È da queste premesse che si è aperta a Catania la dodicesima edizione di Italian Cruise Day, ospitata negli spazi della Vecchia Dogana e organizzata in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale. L’appuntamento ha riunito oltre duecento operatori, rappresentanti delle istituzioni e protagonisti del settore marittimo e turistico, in una giornata di confronto dedicata al presente e al futuro della crocieristica italiana.
Il porto di Civitavecchia si conferma il principale scalo del Paese con oltre 3,7 milioni di passeggeri previsti nel 2026, seguito da Napoli e Genova. In forte crescita anche Palermo, Messina, Cagliari, Ravenna, Salerno e Catania, dove si attende un nuovo record storico di traffico passeggeri. In Sicilia orientale, in particolare, gli investimenti complessivi superano i 140 milioni di euro, con ulteriori interventi previsti per nuove banchine e stazioni marittime a Catania, Siracusa e Pozzallo.

Durante l’incontro, le istituzioni hanno sottolineato l’importanza della crocieristica come motore economico e culturale. «Il comparto crocieristico è una leva fondamentale per l’economia del mare e per lo sviluppo turistico nazionale: per questo stiamo concentrando risorse e programmazione soprattutto nei principali scali del sistema tirrenico e adriatico, in coerenza con gli obiettivi della Blue Economy e con la visione di un’Italia sempre più competitiva nel Mediterraneo», ha dichiarato il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, ricordando gli oltre 300 milioni di euro di fondi nazionali destinati al potenziamento dei principali porti italiani.
Riflettori puntati anche sulla sostenibilità e sulla capacità dei porti di accogliere navi di nuova generazione, con infrastrutture sempre più efficienti e tecnologiche. Ad oggi, l’Italia conta 64 compagnie di crociera operative e una rete in costante ampliamento di terminal e banchine dedicate, che entro il 2028 supereranno i 35 chilometri complessivi.
La giornata catanese si è chiusa con l’annuncio della sede della prossima edizione: Livorno, città di storica vocazione marittima, ospiterà nel 2026 il forum dedicato alla crocieristica italiana, riaffermando il ruolo strategico del Mediterraneo come crocevia internazionale del turismo via mare.
