Oggi, 27 settembre, è la Giornata Mondiale del turismo

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È tempo di ripensare, trasformare e riavviare in sicurezza il turismo

Il 27 settembre si celebra la Giornata Mondiale del turismo, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre del 1979 per promuovere lo sviluppo del settore in maniera responsabile e sostenibile. L’Organizzazione Mondiale del Turismo per l’edizione di quest’anno ha scelto il tema “Tourism for Inclusive Growth” (Turismo per una crescita inclusiva), una visione del turismo come strumento di una crescita inclusiva per tutti i Paesi del mondo.

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L’anno di pandemia da covid-19 ha avuto un impatto sociale ed economico rilevante, mettendo in ginocchio l’intero settore, ma per fortuna il 2021 è stato un anno di ripresa per il turismo. Ma come ha sottolineato il segretario generale ONU, António Guterres, nel suo messaggio per il World Tourism Day:

“Il turismo continua a soffrire enormemente a causa della pandemia di Covid.19: nei primi cinque mesi di quest’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di uno sbalorditivo 95% in alcune parti del mondo e le previsioni suggeriscono una perdita di oltre 4 trilioni di dollari del PIL globale a fine 2021. Questo è un grande shock per le economie sviluppate, ma per i Paesi in via di sviluppo è un’emergenza”. Sempre il segretario dell’ONU, António Guterres, continuando il discorso per la Giornata Mondiale del turismo afferma: “Sono necessari investimenti mirati e con le giuste garanzie in atto, il settore del turismo può fornire posti di lavoro dignitosi, contribuendo a costruire economie e società resilienti, sostenibili, eque e inclusive che funzionino per tutti”.

Insieme alla crisi economica si aggiunge anche l’emergenza ambientale: i cambiamenti climatici stanno colpendo molte località turistiche, rendendo i mezzi di sussistenza in pericolo. Le stazioni sciistiche alpine sono a rischio chiusura a causa delle poche precipitazioni sulle vette, i siti archeologici e località balneari invivibili per il crescente caldo estivo, il continuo innalzamento del livello delle acque oceaniche che minacciano la sopravvivenza delle barriere coralline.

Come si può condurre un turismo sostenibile?

Si tratta di un turismo che rivolge una particolare attenzione al rapporto tra attività turistica e natura, e che adotta strategie operative affinché tale rapporto sia all’insegna dell’armonia e del rispetto.

Grandi mete turistiche come come Venezia, Roma, Rimini, Barcellona, Praga, Amsterdam o Parigi sperimentano da molto tempo i danni causati dal sovraffollamento turistico, causando vita invivibile per cittadini e villeggianti, cementificazione ai massimi livelli, traffico e aumento delle polvere sottili.

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Applicando i principi del turismo sostenibile è possibile preservate tutte queste località:

  • cercare strutture eco-friendly per la permanenza della vacanza;
  • preferire punti ristoro che utilizzano prodotti biologici e a chilometri zero, in questo modo si ha la possibilità di gustare le specialità del luogo riducendo l’impatto ambientale,
  • visitare a piedi o in bici, quando è possibile, evitando i mezzi che inquinano;
  • evitare di gettare rifiuti a terra, preservare i paesaggi naturalistici, limitare l’uso della plastica anche in vacanza;
  • rispettare sempre i luoghi turistici che si visitano.

Un lavoro di squadra tra istituzioni e singoli individui può aiutare a migliorare l’esperienza del visitatore e le condizioni del turismo mondiale. 

 

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