All’ingresso della Val di Susa in provincia di Torino, a quasi 1000 metri d’altezza, sulla cima del monte Pirchiriano, presso il limite meridionale delle Alpi Cozie, si trova uno dei monumenti simbolo della regione Piemonte: la Sacra di San Michele. Poco conosciuta al di fuori dei confini regionali, in realtà l’abbazia benedettina è nota in tutto il mondo per un motivo letterario: ad essa si ispirò infatti Umberto Eco scrivendo il celebre romanzo “Il nome della rosa”.
La sua costruzione, antichissima, è avvolta nelle leggende. Di sicuro vi era un castrum romano a protezione dei traffici da e per la valle che porta in Francia, poi sostituito da una Chiusa longobarda che aveva il medesimo scopo. Contemporaneamente, però, in quest’epoca altomedievale, a partire dal V-VI secolo si diffuse la venerazione di San Michele Arcangelo, che porterà alla costruzione dei santuari di San Michele a Monte Sant’Angelo in Puglia e Mont Saint Michel in Normandia.
La Sacra di San Michele venne costruita tra il 983 ed il 987 ad opera di San Giovanni Vincenzo, che da Ravenna venne qui per condurre vita eremitica in seguito alla visione dell’Arcangelo Michele, che gli ordinò di erigere un santuario. La leggenda dice che la prima cappella venne consacrata direttamente dagli angeli, che di notte la avvolsero in un grande fuoco di purificazione. Contemporaneamente il conte francese Hugon de Montboissier, signore dell’Alvernia e grande peccatore, venne in Italia per chiedere l’indulgenza per le sue malefatte a Papa Silvestro II. Questi gli offrì due possibilità di scelta: un esilio in povertà per sette anni, oppure la costruzione di un’abbazia. Sulla via del ritorno in Francia, Il conte Ugone decise quindi saggiamente di partecipare alla costruzione della Sacra, la cui direzione affidò ad un monaco benedettino francese. Fu l’inizio di un periodo di grande fulgore, con l’abbazia divenuta un centro importante di cultura e potere secolare, con grandi possedimenti terrieri.
Il declino della Sacra di San Michele ebbe inizio nel 1381, quando Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, fece pressioni su Urbano VI perché sopprimesse l’autorità dell’abate, privando così la Sacra delle sue rendite e portandola ad un inevitabile declino che proseguì nei secoli. Nel 1836 venne affidata ai Rosminiani e vi furono portate le salme di 24 reali di casa Savoia.
Negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso furono eseguiti dei lavori di restauro e nel 2016 fu varato un progetto di ristrutturazione più integrale; la sera del 24 gennaio 2018 si è però sviluppato un forte incendio, contenuto dai vigili del fuoco intervenuti prontamente, e che per fortuna ha causato danni non ingenti.
La Sacra è facilmente raggiungibile in autostrada tramite l’A32, Autostrada del Frejus, uscita Avigliana est. A questo punto è possibile salire sul monte dell’abbazia in modi differenti, anche molto sportivi: tramite tre diversi percorsi escursionistici praticabili a piedi od in mountain bike, oppure dagli alpinisti esperti tramite una via ferrata. Se si preferisce un modo molto più semplice ed adatto a tutti, c’è una comoda strada asfaltata che da Avigliana porta a Giaveno passando per le pendici del territorio abbaziale, che viene poi raggiunto tramite una breve passeggiata. In giorni prestabiliti sono anche disponibili dei bus navetta che partono da Avigliana ed un ascensore per disabili; il biglietto di ingresso al santuario ha un costo per gli adulti di 8€.
Il complesso dell’Abbazia è interamente visitabile ed estremamente suggestivo; dal sepolcro dei monaci oggi in rovina, alle Foresterie, lo scalone dei morti ed il portale dello zodiaco, la chiesa con gli affreschi ed altre sale visitabili solo durante le visite speciali accompagnate. La vista dall’alto del monte Pirchiriano è semplicemente spettacolare: da un lato la città di Torino e la pianura padana, dall’altro tutta la Val di Susa e le sue montagne, mentre sotto l’abbazia lo strapiombo è da vertigini pure.
Nella Sacra di San Michele vengono anche organizzati concerti, messe, mostre d’arte ed eventi speciali; il ricco programma è consultabile sul sito ma vi indichiamo qui i principali eventi.
Info: www.sacradisanmichele.com
Testo e foto di Paolo Ponga
Principali eventi dell’estate 2018 alla Sacra di San Michele
Venerdì 6 luglio ore 21.00: Concerto di musica lirica
Sabato 7 luglio – 4 agosto – 1 settembre: visite speciali accompagnate al Monastero vecchio ed alla Biblioteca, normalmente chiuse
Dal 14 luglio al 2 settembre: mostra “La conchiglia e la piuma, chiese e monasteri lungo le vie di pellegrinaggi” con disegni di Francesco Corni
Dal 16 luglio al 17 settembre, la Sacra sarà visitabile anche di lunedì
Sabato 11 e 25 agosto ore 21.00: momento musicale sotto le stelle, visite notturne con accompagnamento musicale diretto dal Maestro Enrico Euron
Sabato 8 settembre: speciale visita per famiglie, dedicata appositamente ai bambini tra i 5 ed i 10 anni
Sabato 8 settembre ore 21.00: concerto di musica celtica con il gruppo Euron Ensemble
Sabato 22 settembre: schegge di cultura, visita speciale con momento olfattivo
Sabato 29 settembre: festa patronale di San Michele Arcangelo.