Per il Destination Wedding il turista estero cerca dimore storiche, meno formalità e luoghi inusuali

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E’ stato presentato il 1° Osservatorio italiano sul Destination Wedding Tourism, un settore in continua crescita per il mercato turistico del nostro Paese che può offrire tante e variegate opportunità a chi cerca una location esclusiva. I territori regionali che assorbono – nel 2019 – la maggior quota di wedding tourism sono sostanzialmente tre: in primis la Toscana con il 25,6% del mercato, seguita dalla Campania (15,3%) e dalla Lombardia con un market share pari al 14,3%. Queste tre primarie regioni, da sole, conquistano ben il 55,2% del settore. Buona anche la quota del Veneto (8,2%), del Lazio (7,2%) e della Puglia (6,1%), mentre con percentuali inferiori troviamo – a seguire, la Sicilia (3,3%), la Liguria (3,1%), il Piemonte (2,7%), l’Umbria (2,6%), il Friuli Venezia Giulia (2,5%) e la Calabria con il 2,1%. Le restanti regioni conquistano una quota di mercato inferiore ai due punti percentuali. Tuttavia, all’interno degli ambiti regionali vi sono aree leader sul segmento del wedding tourism, nello specifico:

  • in Toscana la località leader in assoluto è Firenze, seguita da Siena e dalla Val d’Orcia;
  • in Campania è la Costiera Amalfitana a farla da padrona, seguita da Capri;
  • in Lombardia la maggior quota di mercato va al Lago di Como, seguito da Milano e dal Lago di Garda;
  • lago di Garda che risulta essere area di flussi wedding anche per quanto riguarda il Veneto, dove però la suprmazia spetta a Venezia, seguita da Verona e, quindi, dal lago;
  • infine il Lazio, dove – a seguito della Capitale Roma – cresce la quota dell’area di Viterbo.

Si segnala, inoltre, come la Toscana abbia ottenuto tali risultati anche per la capacità di promuovere i piccoli borghi unitamente ai grandi brand del territorio (Firenze e Siena in particolare): piccoli borghi il cui interesse è in continuo aumento.

Per quanto riguarda le location dove svolgere il proprio wedding day, emerge come quelle preferite nel corso del 2019 dagli sposi stranieri siano le “ville e dimore storiche”: praticamente un matrimonio su quattro si è svolto in queste location (25,1%), considerando che all’interno di questa voce sono comprese anche le masserie. Alta anche la quota degli eventi che si sono svolti nei “piccoli borghi” (11,1%) come pure quelli che hanno avuto come location la “spiaggia” (9,6%). Seguono poi i matrimoni presso “gli agriturismi e le country house” e quelli che si sono svolti presso “castelli e fortezze” – ambedue con il 9,4%, seguiti dagli sposi che, invece, hanno scelto quale location della celebrazione i “grandi hotel di lusso ed i relais” (9,1%). Alta pure la percentuale degli eventi matrimoniali che hanno avuto quale location i “giardini” (8,9%) ed “altri luoghi storici” (ad esempio mura, piazze storiche, etc., con l’8,2%); infine, quelli organizzati presso “terrazze panoramiche” (2,7%), “chiese” (2,5%), etc.

LE NUOVE TENDENZE

Il matrimonio, si sa, è una scelta estremamente personale che rispecchia l’indole degli sposi: per questo motivo non vi è alcun matrimonio che possa dirsi uguale ad un altro. Ogni evento viene costruito tailor made: c’è chi sceglie la tradizione e chi preferisce il divertimento, chi predilige organizzare il proprio evento nella quiete assoluta e chi richiede lusso ed esclusività, chi vuole vedere le colline e chi ama sposarsi pieds dans l’eau, etc. Vi è, tuttavia, un elemento che accomuna, qualsiasi sia la scelta effettuata dalla coppia: il desiderio di fare del proprio matrimonio un’esperienza unica ed irripetibile. Ed è anche per questo motivo che nascono e si sviluppano sempre nuove formule di wedding day, spesso molto creative. Una delle tendenze più rilevanti è quella relativa alla scelta della location: aumenta, infatti, l’interesse e la richiesta di luoghi unconventional, che devono garantire, appunto, l’unicità dell’esperienza.

Da qui emerge, quindi, la crescente richiesta di unusual wedding, che si traduce in una formula non convenzionale di evento matrimoniale con meno formalità e più momenti di festa, da tenersi in luoghi inusuali (quindi non più ristoranti e alberghi) dove ricevere gli ospiti e festeggiare con loro anche attraverso riti simbolici (dall’handfasting alla cerimonia di  sabbia, da quello celtico alla cerimonia della luce, etc.), per poi fare esperienze sul territorio insieme agli ospiti stessi (winery tasting, cooking class, etc.).

Si indicano, qui di seguito, i matrimoni più di tendenza per l’anno 2020:

  • Prosit wedding: si tratta di matrimoni che si svolgono con la certezza di “bere bene”, in quanto organizzati all’interno di cantine ma anche birrerie artigianali e distillerie. Il brindisi, qui, è sempre pronto!
  • Adventure wedding: in cima ad una montagna o sotto una cascata, tanto più l’avventura per raggiungere il luogo è complessa, tanto più il matrimonio lascerà il segno. Grande interesse per l’ambito delle Dolomiti, ma anche per l’Aspromonte ed il Gennargentu.
  • Industrial-chic: si tratta di celebrazioni che si svolgono in ex fabbriche, magazzini, loft, cave e strutture in disuso. Di gran moda, trattasi di spazi di architettura industriale dove si abbina una scenografia lussuosa e moderna con tubi a vista, pavimenti in cemento, muri scrostati,
  • Only for two, che non significa “costosi” quanto, invece, riservati all’evento. In questa direzione si manifesta la crescita di richieste per quanto riguarda i piccoli borghi che devono essere completamente dedicati all’evento matrimoniale, ma anche rifugi in alta quota, fari e piccole isole.
  • Forest & wooded wedding: si tratta della tendenza, in crescita soprattutto dai Paesi del nord Europa, di celebrare il matrimonio in aree naturalistiche, utilizzano la natura come scenografia. Il bosco diventa la sala nuziale con focolare all’aperto e tutto si svolge all’interno dell’area.
  • Glamping wedding. Aumenta la quota di coloro che vogliono stare a contatto con la natura e con il territorio che li circonda. Cercano landscape e si organizzano con matrimoni con lodge tent deluxe localizzate nelle aree verdi per la cerimonia, l’alloggio, la festa, etc. Interesse crescente per il Parco del Delta del Po, l’Oasi di Ninfa di Cisterna a Latina, i Parchi naturali, ecc.
  • Green luxury: è forte la richiesta di poter festeggiare il matrimonio in giardini d’inverno o presso parchi botanici, perché i matrimoni in serra garantiscono un’atmosfera rilassante senza l’incognita del maltempo. Dai Giardini Hambury di Ventimiglia al Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, sino all’Orto botanico di Firenze.
  • Traveling wedding: trattasi di matrimoni itineranti che si svolgono generalmente in una settimana. Ogni giorno si cambia location – sposi ed ospiti – scegliendo strutture sempre diverse tra loro e facendo sempre un’esperienza local.
  • Train, my love: anche se non riesce ancora ad essere esaurita nel nostro Paese, è forte l’interesse per effettuare un “travelling wedding” del tutto speciale, in treno. Vi è la richiesta di noleggio di treni, possibilmente storici, all’interno dei quali viaggiare nei luoghi più belli d’Italia, festeggiando sia all’interno del treno stesso come pure nelle città di sosta.

L’Osservatorio Italiano del Destination Wedding Tourism segnala inoltre un’altra tendenza che caratterizza – da un lato – il valore del brand Italia in questo specifico segmento di mercato e – dall’altro – una richiesta manifestata da parte degli sposi provenienti da ogni parte del mondo: il matrimonio, in Italia, si deve contraddistinguere per un proprio traditional italian touches. Deve, quindi, saper esprimere la tipicità, l’identità e l’autenticità del nostro Paese, che si tratti di enogastronomia o di folklore, di esperienza o di relazioni umane.

E’ anche per questo motivo che nascono sempre nuove formule legate alla valorizzazione del made in Italy e ad aspetti irriproducibili altrove, come ad esempio le coppie di fidanzati cinesi che giungono in Italia per sposarsi e che, attraverso un sistema di gaming, vengono coinvolte nella ricerca dei tartufi. La coppia, insieme al prezioso alimento, trova anche le fedi nuziali, che saranno poi utilizzate per la celebrazione del rito. Ovviamente la festa sarà a base di tartufo.